Costi della politica: la UIL non molla

La Uil prosegue la sua battaglia contro i costi della politica e lo fa senza guardare indietro e soprattutto senza far caso alle troppe parole che su quest’argomento vengono dette ogni giorno.

A spiegare che questa è una battaglia seria e soprattutto con delle idee chiare è da sempre anche il segretario provinciale Alberto Paolucci che, in più di un’occasione, ha spiegato come «la Uil si sia sempre distinta per aver condiviso e sostenuto battaglie sui diritti civili. Per questo motivo rispediamo al mittente le accuse che ci vengono mosse». Ad avvalorare la tesi e soprattutto quanto affermato dal sindacato il fatto che la fonte da cui sono stati attinti i dati è «pubblica e verificabile».

Costi di Comune e Provincia di Rieti. Comune di Rieti Costi Giunta e consiglio € 1.436.223 Costo incarichi e consulenze € 706.557 Totale 2.142.780; Provincia di Rieti Costi Giunta e consiglio € 1.903.787 Costo incarichi e consulenze € 827.481 Totale 2.731.268; Fonte: UIL di Roma e del Lazio, Attivo dei quadri,  22 marzo 2011Ed infatti i dati raccolti arrivano dai siti delle pubbliche amministrazioni e da quello del Ministero dell’Interno. Guardando questi dati, ma non serviva la conferma ormai lo sanno tutti, si evince che in effetti c’è un dislivello, meglio dire un abisso, tra la politica ed il cittadino comune che viene sistematicamente vessato con una serie di leggi e leggine, tagli e sforbiciate che lo riguardano più che direttamente. Qualcuno ha pensato bene di accusare la Uil di voler fare bassa politica, ma Paolucci rispedisce le accuse al mittente affermando che «quanto pubblicato è soltanto la documentazione sui costi della pubblica amministrazione. Spese che, com’è noto, finiscono per pesare sulle tasche dei cittadini. La Uil ha avviato una campagna a livello nazionale per la riduzione dei costi della politica, partendo da un’opera di monitoraggio che ha riguardato tutte le pubbliche amministrazioni italiane senza puntare il dito su nessuna persona singola».

Purtroppo verrebbe da dire. Perché se si trattasse di una singola persona probabilmente il problema sarebbe anche molto più semplice da risolvere ed invece a decidere è sempre una “casta” che poco guarda alle vere esigenze del Paese o di un territorio lasciando in braghe di tela una miriade di cittadini che devono pagare il prezzo ed i costi di decisioni prese dall’alto e che l’alto non toccano mai. «Il riformismo all’italiana – dice Paolucci – cioè quello che vuole le riforme per gli altri e non per se stessi, non ci interessa. Non è solo il singolo cittadino che deve fare dei sacrifici come già fa. Da una politica intelligente ci saremmo attesi maggiore attenzione. Lungi da noi l’idea di accusare qualcuno di mala gestione, ma da quel qualcuno ci saremmo aspettati una risposta di autoregolamentazione e di riduzione di agi e privilegi, così purtroppo non è stato. Ne prendiamo atto e proprio per questo continueremo».

Continuerà la Uil su questa battaglia e lo farà sostenuta anche da semplici cittadini stanchi di vessazioni. Ad affiancare e sostenere Paolucci, per ciò che riguarda la battaglia sui costi della politica di Rieti, anche il segretario generale della UIL di Roma e Lazio Luigi Scardaone, che punta il dito «sulla trascuratezza della politica nei confronti di questa Città e della sua Provincia. È ormai chiaro che la politica chiede sacrifici a tutti ma non a sé stessa».

La Uil, sia locale che nazionale, ribadisce come questa battaglia sia iniziata e continuerà ad essere portata avanti, solo e soltanto per conto dei contribuenti onesti. «Questo non è fare antipolitica – dice Paolucci – è solo voglia di giustizia e trasparenza che rivendichiamo in nome e per conto del pezzo di società che ha il diritto di vedere tutelati e soprattutto rispettati i propri diritti».