Così non si fa: considerazioni di uno sportivo pagante

Al 90’ la Lazio ha festeggiato la vittoria per 2 a 0 contro l’Aris Salonicco, ma sin dal primo minuto di gioco la società calcio Rieti ha perso la sua faccia.

Gli spettatori, accorsi numerosi nel settore delle due curve dello stadio, che occupavano tutte le file dei seggiolini numerati, si sono ben presto accorti che non avrebbero mai potuto vedere la partita. Davanti a loro, nella doppia recinzione che divide il terreno di gioco con l’area delle curve, sostavano, infatti, altri tifosi appoggiati alle reti stesse, mentre in altri punti, grossi striscioni, pubblicitari o messi da alcune frange di tifosi, maggiormente venuti da fuori Rieti, coprivano la visione del campo.

Si sperava che con l’inizio della partita, la situazione in qualche modo si modificasse.

Alle 21,00 iniziava il match ma lo stato delle cose non cambiava affatto. Alcuni di questi sfortunati paganti, avvertivano di conseguenza le forze dell’ordine presenti, che a loro volta non prendevano alcuna iniziativa per modificare questo stato increscioso della situazione, anzi, rinviavano la risoluzione del problema agli stewards.

La Lazio era entrata in campo con il modulo 4, 2, 3, 1, pertanto con Bizzarri nei pali, Diakite, Dias e Garrido in difesa, Zauri, Cana, Ledesma, a metà campo e Cissè, Mauri, Lulic e Rocchi all’attacco. La partita iniziava, ma i tifosi paganti delle prime file, soprattutto della curva nord, non vedevano nulla, erano solo curiosi spettatori delle manifestazioni di alcuni ultras romani, che di volta in volta inneggiavano contro il presidente della Lazio, o incitavano la folla a cantare non solo gli inni della Lazio ma altri di carattere politico ideologico che con lo spettacolo della partita non avevano nessun rapporto.

Dopo 2 minuti di gioco l’Aris Salonicco costruiva la prima azione di attacco che terminava con un colpo di testa dell’ex romanista Faty, ma che Bizzarri neutralizzava, seppure con qualche difficoltà. Al 13° minuto il nuovo acquisto laziale Cissé provava a preoccupare il portiere greco ma il tiro era troppo alto. Altra favorevole occasione al 18° con un lancio calibrato di Ledesma che trovava pronto Rocchi il quale però, lanciava un facile pallone al portiere avversario che parava con tranquillità.

Al 21° cross di Garrido dalla sinistra e colpo sotto misura di Rocchi con palla oltre la traversa. Ma gli spettatori delle prime sei, sette file di gradinate della curva nord, non vedevano niente, sentivano gli echi degli altri spettatori delle tribune o di quelli che si trovavano nelle file più alte delle curve, soprattutto della nord. Qualche decina di costoro, nel frattempo erano riusciti ad intrufolarsi nella tribuna Terminillo, e tanti altri che avevano tentato la stessa manovra, venivano respinti dagli stewards i quali comunicavano che non avevano avuto alcun permesso di far trasferire gli sfortunati spettatori paganti ma non vedenti.

Intanto la formazione di Edy Reja passava in vantaggio al 22′ con il capitano Tommaso Rocchi che sfruttava al meglio un assist di Mauri. Ma gli spettatori paganti delle file basse delle curve, specialmente della nord, non vedevano niente, sentivano solo gli incitamenti degli ultras, alcune volte anche molto incivili, che comandavano di volta in volta a questi meravigliati spettatori di alzarsi, di gridare, di abbassarsi, di battere i piedi, e così via.

Al 27° il neoacquisto Djibril Cissè perdeva una bella occasione poiché calciava centrale ma si rifaceva poco dopo, infatti, al 33° raddoppiava la marcatura dei biancocelesti con un colpo di testa, con un pallone che aveva ricevuto direttamente dal calcio d’angolo battuto da Garrizo.

Anche di questo episodio gli spettatori paganti delle prime file della curva nord non potevano gioire direttamente perché niente avevano visto. Nel frattempo gli spettatori paganti delle prime file della curva nord si erano tutti appollaiati nelle ultime file della stessa curva, potendo in tal modo vedere, quasi, l’intero campo sportivo, ma non certo quello che accadeva nei pressi della porta poiché la stessa è molto adiacente alla doppia recinzione, prima specificata.

Il primo tempo si chiudeva quindi con il 2 a 0. Il secondo tempo iniziava con un rigore per un atterramento in area di Tommaso Rocchi lanciato verso la porta. Cissé calciava molto alto ed il risultato non cambiava. Nelle due tribune si notavano alcuni spettatori paganti della curva nord, che, chi con una scusa, chi con un’altra, era riuscito ad impietosire i guardiani delle cancellate d’ingresso ai settori delle tribune.

Aldo Bernardinetti, noto fotografo novantenne e tifosissimo della Lazio, era uno tra quest’ultimi che riusciva a commuovere l’animo di qualche stewars e quindi aveva ottenuto il permesso di andare in tribuna. I ritmi di gioco del secondo tempo di gioco erano nel frattempo molto calati, e Edy Reya faceva uscire Rocchi e Lulic, e poi anche Sissé facendo entrare prima Del Nero e Foggia e poi Kozak Al 45° la Lazio andava vicina al 3-0 con un cross tirato dalla sinistra da Del Nero per l’accorrente Foggia che da ottima posizione batteva alto. La partita finiva qui con qualche ringraziamento alle squadre partecipanti ma con il grosso rammarico di alcuni spettatori paganti che non hanno potuto vedere la partita, che l’hanno solo sentita in play back, ma in compenso hanno assistito ai vari spettacoli di alcuni scalmanati tifosi ultras, venuti da Roma, che di volta in volta hanno inneggiato a personaggi storici del passato, che di volta in volta hanno gridato slogan contro il presidente della Lazio Lotito, ma che, molto probabilmente gli spettatori paganti, tifosi della Lazio, preferivano non vedere, non sentire, ma vedere e applaudire le gesta sportive dei propri beniamini che questa sera indossavano una completa casacca bianca.