Coronavirus, Netflix e Youtube riducono i bitrate

L'intento è evitare il sovraccarico su internet legato alle impellenti necessità di smart working dell'Europa

Netflix e Youtube accolgono le istanze della Commissione Europea che aveva chiesto alle principali piattaforme streaming di limitare la qualità dei video per evitare il sovraccarico su internet legato alle impellenti necessità di smart working dell’Europa.

È partita da Thierry Breton, commissario europeo per il Mercato interno, la richiesta di riduzione della qualità video delle maggiori piattaforme di streaming, che mercoledì ha twittato: “Importante conversazione telefonica con Reed Hastings, ceo di Netflix. Per battere il Covid-19 dobbiamo stare a casa. Il tele-lavoro e lo streaming aiutano molto, ma le infrastrutture potrebbero subire pressione. Per garantire a tutti l’accesso a internet cerchiamo di passare a un nuovo standard: l’Hd non è necessario”. Detto, fatto. Ieri, Netflix ha confermato la riduzione della velocità di trasmissione: “A seguito delle conversazioni tra il commissario Breton e il ceo Hastings, e date le criticità straordinarie generate dal coronavirus, Netflix – ha dichiarato un portavoce – ha deciso di ridurre il bitrate dei flussi di streaming in Europa“.

Anche YouTube ha accolto la medesima richiesta e ha dichiarato in una nota: “Continueremo a lavorare con i governi degli Stati membri e gli operatori di rete per ridurre al minimo lo stress sul sistema, offrendo al contempo una buona esperienza all’utente”. Il provvedimento sarà in vigore per 30 giorni e permetterà, secondo le stime di alcuni esperti, di alleggerire del 25 per cento il traffico sulla rete.

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