Chiesa di Rieti

Continueremo a farci illuminare e scaldare dalla luce della preghiera

«Riprendiamo il nostro appuntamento delle 21 preceduto dallo scampanio pasquale in vista della Pentecoste da cui ci separano 50 giorni. Così la Pasqua sarà il segreto sospiro delle nostre anime, a dispetto della realtà che è ancora difficile e complicata», ha detto ieri sera il vescovo Domenico dopo il rosario

Con le campane spiegate a festa, dopo l’interruzione dovuta ai giorni della Passione del Signore, è tornato l’appuntamento con la recita del rosario delle 21, trasmessa in streaming dalla Cappella della Madonna del Popolo in Cattedrale e presieduta dal vescovo Domenico.

Prosegue ormai da più di un mese il momento comunitario di preghiera e raccoglimento che unisce la nostra diocesi, diventato ormai un segnale fisso in giornate senza orari e senza scadenze.

Lo ha ricordato la sera di Pasqua monsignor Pompili, sottolineando l’importanza che questa occasione di riunione virtuale ci sta dando: «Tra i numerosi messaggi di auguri via Whatsapp c’è stato chi ha ringraziato per questo momento serale di preghiera mariana che, a sorpresa, ha finito per riunire la famiglia e in alcuni casi, perfino, qualche adolescente. Così, peraltro, accadeva un tempo quando i nostri nonni si riunivano attorno al focolare per la recita del rosario. Poi sappiamo che cosa è accaduto: a quella fonte luminosa se ne è sostituita un’altra: il televisore! Fin quando la TV è stata un grande scatolone nella parte nobile della casa tutti si riunivano insieme alle ore canoniche. Poi con l’avvento della tecnologia digitale ognuno alla sera giace col suo tablet o col suo pc sul divano o in camera propria».

Cambi di tempi e di abitudini, ma con una costante comune: «Quando fa buio gli umani da sempre tengono a ritrovarsi insieme e a lasciarsi illuminare, riscaldare, orientare da qualcosa, per attraversare la notte incipiente. Così continueremo a fare anche noi. Ogni sera ci ritroveremo qui davanti all’immagine della Madonna del Popolo per lasciarci orientare dal suo sguardo materno nella contemplazione dei fatti centrali della vita di Gesù. E così scopriremo che si avanti insieme avendo una luce comune che ci guida e ci ispira. Riprendiamo il nostro appuntamento serale alle 21 preceduto dallo scampanio pasquale in vista della Pentecoste da cui ci separano 50 giorni. Così la Pasqua sarà il segreto sospiro delle nostre anime, a dispetto della realtà che è ancora difficile e complicata».