Consorzio della Bonifica: Zingaretti, i debiti si onorano, lo faccia!

Pubblichiamo una lettera aperta di A. Polidori (Flai Cgil) G .Gabrielli (Fai Cisl) e G. Marianantoni (Filbi Uil) al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e per conoscenza alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Egregio Sig. Governatore della Regione Lazio,

scriviamo direttamente a Lei dopo aver in tutti i modi cercato soluzioni con i diretti responsabili, inclusi gli assessori della sua giunta, per le vicende riguardanti il Consorzio della Bonifica di Rieti.

Le scriviamo perché ad oggi i dipendenti di questo Consorzio, a cui sono demandate per legge competenze proprie dello Stato, sono di nuovo senza stipendio, costretti comunque a lavorare perché disciplinati alla legge 146/90 sui servizi essenziali di pubblica utilità, ma non retribuiti, e non retribuiti perché la Regione Lazio non paga i debiti che ha con il Consorzio della Bonifica.

Si tratta di debiti, caro Presidente, ed i debiti si onorano, lo faccia!

Da tempo sentiamo parlare di riforma del sistema di governo degli interventi sul territorio in materia di tutela idrogeologica, riforma che anche noi riteniamo necessaria ed utile, e diremmo urgente alla luce dei drammatiche inondazioni che in questi giorni hanno investito intere aree del Paese.

Tuttavia fino ad oggi dobbiamo registrare che non c’é nessuna idea su come fare questa fantomatica riforma e l’unico risultato che vediamo é quello di una sorta di caccia a l’untore contro i Consorzi della Bonifica, che sono e rimangono, checché se ne dica, gli unici soggetti operanti nel territorio a difesa del sistema idraulico, la qual cosa é parte integrante del sistema idrogeologico del paese.

In questo modo oltre a non pagare gli stipendi ai lavoratori state anche compromettendo quello che di buono c’é nella attività che svolgono i Consorzi.

Il sistema dei Consorzi é un importantissimo presidio delle risorse idriche del paese, un ruolo che svolge fornendo servizi irrigui alla agricoltura, assicura il deflusso delle acque e presidia i bacini imbriferi, che vigila sulle sorgenti e sulle fonti di acqua potabile.

Strozzare i Consorzi, come state facendo, è l’esatto opposto di quello che andrebbe fatto se si vuole fare l’interesse dei cittadini e del Paese.

Attraverso i servizi che assicurano agli agricoltori, in qualche modo garantiscono anche quello che prodotto dalla terra arriva sulla nostra tavola; il fatto di non poter garantire questi servizi rappresenta un danno grave per gli agricoltori che già faticano a tirare avanti, ed un danno alle persone perché favorisce l’importazione delle derrate agricole, della frutta e degli ortaggi da paesi esteri allungando la filiera agroalimentare e riducendo l’efficacia degli interventi a salvaguardia della salute pubblica.

Tutto questo é parte della ricchezza dell’Italia, del benessere dei suoi cittadini, e Rieti per le proprie caratteristiche territoriali, é parte essenziale di questa ricchezza, con numeri di rilevanza Nazionale, e tuttavia non sfugge a nessuno che questa ricchezza é minacciata da quanti ambiscono a speculare su queste risorse fondamentali, per fini propri e contro gli interessi collettivi.

L’acqua è una risorsa pubblica, ed è vita, è l’oro azzurro che fa gola a tanti; lo sanno bene tutti gli italiani che democraticamente hanno votato nel referendum che ha abrogato alcune norme che creavano il presupposto per la sua privatizzazione, e non vogliamo che quello che abbiamo cacciato dalla porta rientri dalla finestra delle manovre che vediamo contro i Consorzi della Bonifica.

Per quello che ci riguarda nessuna riforma è possibile fuori e contro questi presupposti.

Per queste ragioni ci mobiliteremo, perché paghiate i debiti che avete verso i Consorzi della Bonifica assicurandone la sopravvivenza, affinché i Consorzi possano a loro volta pagare gli stipendi ai propri dipendenti; difenderemo l’acqua ed il sistema idraulico collettivo nell’interesse di tutti, un interesse collettivo che può essere garantito solo da una gestione pubblica delle bonifiche.

Delle vostre scelte, di quale direzione prenderà la vostra politica, dovrete risponderne di fronte al popolo ed ai cittadini.