Conflitti ambientali: 700 persone ogni anno vengono uccise per il loro impegno ambientale

“Il 12% dei casi di conflitti ambientali nel mondo che vede le popolazioni locali protestare contro opere controverse o attività industriali inquinanti provoca almeno un omicidio di attivisti ambientali”. Il dato è stato rivelato da Joan Martinez Alier, economista dell’Università Autonoma di Barcellona, intervenuto al 13° Forum Internazionale dell’Informazione ambientale organizzato a Frosinone dall’associazione Greenaccord in collaborazione con i ministeri degli Esteri e dell’Ambiente.

La quantificazione si basa sulle migliaia di casi di conflitti ambientali raccolti in tutto il mondo e inseriti nell’Atlante di Giustizia Ambientale Ejatlas.org, realizzato nell’ambito del progetto internazionale Ejolt, del quale fanno parte decine di atenei e associazioni ambientaliste. “700 persone in media ogni anno – ricorda Alier – vengono uccise per il loro impegno a difesa del proprio territorio” Nel solo 2015 sono stati uccisi 3 attivisti ogni settimana. Una strage silenziosa che spesso viene sottovalutata dai media: “Ho grande rispetto per il lavoro degli operatori dell’informazione – ha commentato il docente spagnolo – ma spesso non riesco a comprendere i criteri di selezione delle notizie da parte delle testate mondiali”.