Scuola

Conclusione anno scolastico: la lettera del sindaco Cicchetti, e del consigliere delegato alla scuola Rosati

A conclusione dell'anno scolastico, il sindaco di Rieti Antonio Cicchetti, e il consigliere delegato alla scuola Letizia Rosati, indirizzano una lettera agli studenti

A conclusione dell’anno scolastico, il sindaco di Rieti Antonio Cicchetti, e il consigliere delegato alla scuola Letizia Rosati, indirizzano una lettera agli studenti.

Cari ragazzi,
si conclude un anno scolastico inconsueto. Le difficoltà sono state e saranno molteplici e la scuola ha pagato un prezzo importante alla pandemia da Covid-19. Anche le scelte del Governo in materia di istruzione non sempre sono state lineari.
Preme pertanto ricordare che la Scuola è una infrastruttura culturale fondamentale per una Nazione che come la nostra, civile e moderna, ha grandi ambizioni per i suoi figli. Il dibattito culturale nel Paese sul senso e il valore della Scuola è stato oggettivamente dimesso e occasionale. La promozione d’ufficio alle classi intermedie e all’ammissione agli esami di Stato, sia di licenza media che della secondaria superiore, ha procurato al sistema scolastico e al sistema Paese un sentimento di frustrazione anche sul piano simbolico determinando disillusione nelle giovani generazioni. Il merito, il valore, l’impegno, la tenacia sono stati calpestati dalle logiche del ‘va tutto bene’ illudendo alunni e famiglie che gli ostacoli non arriveranno mai o, peggio, che non esistono. 
Nel secondo dopoguerra l’Italia diventò grande, e seppe riscattarsi, grazie anche ad un sistema scolastico capace di formare giovani provenienti dai ceti sociali più disagiati e stimolando sempre l’impegno, la tenacia, il rigore. Ciò determinò l’attivazione dell’ascensore sociale che permise a molti di crescere ed emanciparsi dalla situazione familiare d’origine e la scuola fu protagonista di quel miracolo italiano che tanti ricordano con nostalgia.
Oggi siete chiamati a compiere la stessa impresa. L’Italia ha bisogno di voi. Del vostro talento, della vostra creatività e genialità, della vostra fatica per intuire nuovi orizzonti di risalita e crescita. Non ha bisogno dell’appiattimento in basso, delle promozioni e dei diplomi senza merito. L’Italia di domani ha bisogno di professionisti, ingegneri, artigiani, medici, impiegati, artisti, musicisti e sportivi capaci di combattere per un obiettivo. Tutto questo si apprende anche nei banchi di scuola faticando per raggiungere l’agognato obiettivo. Speriamo, quindi, che la parentesi innaturale di questo anno scolastico resti tale e vi spinga a dare sempre di più senza adagiarvi nei facili successi effimeri. Con questo messaggio vi invitiamo ad essere sempre più combattivi e determinati.
A tutto il personale della scuola – Dirigenti Scolastici, personale docente ed ATA – il nostro sentito ringraziamento per l’inconsueto lavoro svolto in questi mesi a garanzia del bene comune attraverso l’attenzione ai nostri ragazzi che sono il vero patrimonio da tutelare.
A tutti voi studenti impegnati con gli esami auguriamo di vivere questa esperienza nella giusta tensione e serenità perché resterà una tappa indelebile della vostra vita.