Conclusa con le premiazioni la Valle del Primo Presepe. Il vescovo: ora guardiamo alla prossima edizione

Si è conclusa con la premiazione del contest di arte presepiale con tema “Il presepe icona dell’incarnazione” la prima edizione del progetto della “Valle del Primo Presepe”, promosso dalla Chiesa di Rieti con i Comuni di Greccio e Rieti – il sostegno della Fondazione Varrone, la partnership di Autostrade per l’Italia e Regione Lazio e la partecipazione di Confcommercio, Associazione Italiana Amici del Presepio e Fondaco – per riscoprire l’identità e l’originalità del territorio reatino a partire dalla prospettiva francescana della mangiatoia e del Bambino.

Il contest internazionale di arte presepiale, il terzo indetto in ambito artistico dopo quello di pittura per ragazzi e quello dedicato ai Madonnari, è stato finalizzato alla realizzazione di presepi artigianali artistici. Le opere selezionate sono state esposte al pubblico per l’intera durata dell’evento presso la Sala delle Colonne del chiostro di Sant’Agostino, e quelle premiate dalla giuria, andranno ad arricchire in modo permanente la Mostra di Presepi del Santuario e del Museo Internazionale dei Presepi di Greccio.

Il Progetto ed i concorsi sono stati ideati nell’ambito di un più ampio disegno di opere ed iniziative, proprio per sottolineare la vocazione di Greccio e della Valle Santa reatina, con la consapevolezza che l’arte e la cultura rappresentano il più universale dei linguaggi ed uno dei più forti legami fra i popoli. Vicoli, palazzi, cortili, chiese e chiostri, antiche mura, sono stati trasformati in un vero e proprio “laboratorio di arte presepistica” a cielo aperto, lungo un tracciato che ha unito il paese di Greccio e la Città di Rieti in un unico percorso di arte e fede. Due le categorie artistiche presepiali in concorso, la A per i “Piccoli gruppi scenografici aperti” e la B per i “Gruppi scultorei o gruppi di figure”. Le opere ammesse dovevano essere ispirate al Presepe così come voluto da san Francesco, nella sua semplicità e povertà, richiamando il mistero dell’Incarnazione attraverso qualsiasi tecnica di realizzazione.

A decretare i vincitori, la commissione giudicatrice presieduta dal vescovo Domenico, con frate Luciano De Giusti del santuario francescano di Greccio, l’assessore alla cultura del Comune di Rieti Gianfranco Formichetti, un rappresentante dell’Associazione Italiana Amici del Presepio e l’artista Franco Bellardi. Premi in denaro per i primi cinque classificati, targhe per i primi 20 e un attestato di partecipazione sono stati distribuiti dai premianti 6 gennaio nella chiesa di San Domenico. Vincitore della categoria A il signor Ciro Izzo con un presepe intitolato “Dono di Dio”, per la categoria B invece la giuria ha premiato Felice Rufini, con un’opera in marmo dal titolo “San Francesco”.

Ad allietare la serata conclusiva i canti e le poesie dei bambini della Scuola dell’Infanzia Divino Amore hanno allestito un presepe esterno nel giardino ed all’entrata della scuola insieme alle loro famiglie. Ad esibirsi anche il Coro “San Francesco” diretto da Giovanni Rossi e il Coro “Giuseppe Rosati” nato nella notte di Natale del 2016 e diretto dal maestro Emanuele Ciogli. Le conclusioni al vescovo Domenico Pompili, soddisfatto dell’edizione “zero”, ma già proiettato al prossimo anno, per un’edizione ancor più ricca e densa di avvenimenti a valorizzazione del primo presepe.