Comitato Pendolari Reatini: cari Onorevoli…

Ill.mi On. Melilli, On. Pastorelli

dal 5 novembre 2012, data di costituzione del Comitato Pendolari Reatini, stiamo combattendo una guerra contro tutto e tutti, alla ricerca di qualcuno che possa fornire risposte e soluzioni ai nostri accorati appelli.

Dal 9 gennaio 2014 ad oggi questo Comitato sta sistematicamente denunciando segnalazioni, disservizi e soppressioni (riportateci dai nostri iscritti) che non sono eventi solo riferibili al mese in corso, ma sono eventi verificatisi anche nei mesi precedenti, mesi in cui abbiamo cercato la collaborazione delle istituzioni e dei soggetti fornitori del servizio di trasporto pubblico regionale.

Collaborazione e mediazione necessaria per non andare al muro contro muro, per non inasprire un dialogo reso già problematico dalle difficoltà economiche del momento, dalle assurde politiche di gestione del management di Co.Tra.L e dagli irrigidimenti del management di Trenitalia nel comparto ferroviario.

Ad oggi poco è stato fatto, anche se riconosciamo i meriti a chi ha permesso di realizzare quel poco, ma tanto troppo deve ancora essere fatto.

Siamo stanchi di disagi, di infiltrazioni d’acqua nei pullman, di sedili bagnati, di corse saltate e di promesse in termini di acquisto di nuovi pullman e realizzazioni faraoniche di depositi nuovi ancora da venire, così come siamo stanchi di non avere un collegamento ferroviario veloce con Roma.

Siamo stanchi di tavoli di concertazione e di vedere che per questo dissesto nessuno paga all’infuori degli utenti, sia in termini economici sia personalmente, attraverso le difficoltà che si devono affrontare quotidianamente per raggiungere il proprio posto di lavoro, di studio o per il solo bisogno di muoversi per scopi personali.

Il diritto alla mobilità, al lavoro e allo studio sono sanciti come diritti inalienabili, perchè se non garantiti limitano la libertà personale di ciascuno.

Nella Provincia di Rieti, le criticità non sono solo sulla direttrice Rieti-Roma, la più trafficata, ma anche nell’area del Cicolano (Borgorose, collegamento con Carsoli ect), nella zona dell’Alta Valle del Tronto (Amatrice e Accumoli), nella Bassa Sabina (Collegiove dove la scorsa settimana è venuto meno il 30% del servizio giornaliero).

Noi chiediamo a gran voce un intervento deciso, forte, definitivo e risolutore, perchè il livello di sopportazione degli utenti di questa Provincia sta arrivando ben oltre i limiti di tolleranza, mettendo a repentaglio la sicurezza in termini di rapporti tra cittadino e istituzioni e tra cittadini stessi che lottano per la loro sopravvivenza di pendolari a discapito del prossimo, rischiando anche l’incolumità a bordo delle vetture.

Possiamo fornire testimonianze, video e foto di situazioni di trasporto indegni per un paese civile come l’Italia.

Siamo a completa disposizione per qualsiasi tipo di confronti, di incontri o istituzione di tavoli di concertazione che si ritenesse necessario avviare, come già recentemente fatto da noi sia a livello locale sia regionale.

Certi di un riscontro serio e oggettivamente non più prorogabile nel tempo, porgiamo i nostri più distinti saluti.