Colpa del tempo, o segno dei tempi?

Una strana estate, almeno fino ad ora, quella del 2014. Sembra non riuscire ad esprimere il suo potenziale, o quello che eravamo abituati a vedere negli anni passati.

Leggendo poi i primi dati sulle vacanze, già si nota una certa flessione, non solo per i lunghi periodi, ma anche i fine settimana di villeggiatura hanno subito un drastico ridimensionamento.

A dire il vero non c’è poi così bisogno delle statistiche, basta guardarsi intorno per vedere le abitazioni sempre più occupate durante le giornate estive. Qualche opinionista di buona penna si è affrettato ad individuare la causa di questo problema. E l’ha trovata nelle pessime condizioni meteo che hanno caratterizzato questo scorcio d’estate. Sarà proprio cosi?

Qualche dubbio la tesi lo lascia. Non che nel corso dei decenni passati le estati siano state tutte “cieli sereni e caldo africano”. Anzi tutt’altro, anche durante gli anni ‘80 si verificarono dei fenomeni metereologici quasi estremi. Per citarne uno, l’alluvione in Valtellina del luglio 1987, in cui il maltempo fece veramente la voce grossa. Ma allora in vacanza ci si andava lo stesso! E quindi è tutta colpa del tempo?

Forse non sarà il caso di trovare le cause altrove. Non solo nella congiuntura economica negativa, ma anche e soprattutto in un cambiamento sociale che sta prendendo il sopravvento, quasi nella totale indifferenza. Cambiamento che ci porta per l’appunto ad essere distaccati. Perché, forse questo siamo diventati, indifferenti a tutto ciò che ci circonda.

Ancora più grave, si direbbe, dell’essere tristi o depressi. Tutto ci passa accanto senza che riesca più a coinvolgerci e senza essere capaci più di coglierne le essenze. Non è necessario avere una buona condizione economica per tornare a farci partecipi di ciò che ci circonda, ma ormai appare chiaro che la strada è segnata. O forse non e proprio così. Dunque: tutta colpa del tempo, o segno dei tempi?

La generazione della mezza età a guarda con rimpianto e nostalgia ai bei tempi andati. Magari un adolescente contemporaneo vive la sua vita benissimo nell’attuale periodo storico, sociale ed economico e ne è a pienamente soddisfatto. Anche grazie, permetteteci la presunzione, alla spensieratezza dettata dall’età.

Forse sarebbe il caso di smetterla cercare capri espiatori per ogni circostanza e vivere la quotidianità con quello che ci riserva siano eventi buoni o cattivi.