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Coldiretti Rieti: «I cinghiali devastano i raccolti di mais e girasoli»

La presenza dei cinghiali a Rieti sta continuando a creare seri danni alle coltivazione e rappresenta costantemente un pericolo per la viabilità a causa degli attraversamenti che causano incidenti stradali

«Un disastro annunciato», commenta il presidente di Coldiretti Rieti, Alan Risolo. La presenza dei cinghiali a Rieti sta continuando a creare seri danni alle coltivazione e rappresenta costantemente un pericolo per la viabilità a causa degli attraversamenti che causano incidenti stradali. L’appello alla Riserva Laghi Lungo e Ripasottile è quello di intervenire con azioni rapide e risolutive, introducendo azioni ulteriori come lo sparo, peraltro previsto dal Regolamento e intensificando le catture.

«La situazione – prosegue Risolo – come purtroppo temevamo, è nuovamente precipitata. In questi giorni sono arrivate dagli agricoltori numerose segnalazioni relative ai danni causati dalle invasioni di cinghiali sui loro terreni. Si tratta soprattutto di coltivazioni di mais e girasole, che fanno registrare quotazioni molto alte sul mercato. Questo determina per loro un ulteriore danno in termini di perdite di fatturato per le mancate vendite».

Poi ci sono casi surreali «come quello di un agricoltore – spiega Risolo – che si trova in grande difficoltà, perché un branco di ungulati è riuscito ad entrare sul suo terreno bucando la recinzione e da qualche giorno i cinghiali sono bloccati all’interno dalla rete elettrificata. Purtroppo quando arrivano le segnalazioni è già troppo tardi, ecco perché è necessario intervenire in maniera preventiva».

La federazione di Rieti, aveva già lanciato l’allarme per la presenza di cinghiali soprattutto nell’area della Riserva Laghi Lungo e Ripasottile, chiedendo un intervento urgente. Una battaglia quella contro le invasioni degli ungulati che Coldiretti sta portando avanti da tempo. A luglio si è anche svolta una manifestazione nazionale per sollevare l’attenzione su questa emergenza, a cui hanno partecipato agricoltori provenienti da tutta Italia per protestare sia a Montecitorio che davanti alla Regione Lazio, con la federazione regionale e le federazioni provinciali.

«Siamo consapevoli dell’esistenza del regolamento – spiega il direttore di Coldiretti Rieti, Giuseppe Casu – che stabilisce una soglia relativa ai danni cagionati agli agricoltori dai cinghiali, prima di poter intervenire con azioni ulteriori quali lo sparo, ma riteniamo che la situazione sia talmente grave, da determinare un intervento risolutivo e poter procedere quindi con azioni di sparo a prescindere da tale regolamento. Un regolamento che comunque necessita di essere rivisto alla luce delle problematiche che continuano ad essere segnalate dagli agricoltori. E’ necessario prevenire il danno, e non intervenire quando lo stesso è già stato causato».