Codici: ci sono conflitti tra PRG e Piano di Protezione Civile

La lettera che segue chiede al Sindaco di Rieti di capire se possono convivere due pianificazioni – entrambe approvate dal Consiglio Comunale – quella del PRG e quella del Piano di Protezione Civile che nelle proprie cartografie indicano destinazioni d’uso edilizio urbanistico conflittuali con l’esposizione al rischio specie quello idrogeologico. La proposta di Codici è che il Comune attraverso una “variante” al PRG recepisca le carte del rischio interne al Piano di protezione Civile. Ciò chiaramente prima di avviare la fase operativa dei piani pluriennali di attuazione.


 

La scrivente Associazione di difesa e tutela dei diritti del Cittadino, da sempre sensibile ed impegnata per la salvaguardia dell’ambiente e per la tutela della incolumità di cose e persone, riguardo alla delibera di cui all’oggetto della presente (allegata per l’Ente che legge per conoscenza),

Viste le cartografie di cui al Piano di Protezione Civile del Comune di Rieti che descrivono nell’intero territorio la presenza e l’entità del rischio idrogeologico e del rischio tecnologico-industriale e individuano indirettamente le aree di prossimità alle zone a rischio di incendio boschivo. Piano di Protezione Civile approvato con Delibera di Consiglio Comunale in data 10 maggio 2013;

Viste le cartografie di cui al Piano Regolatore Generale per il Comune di Rieti di cui alla Delibera di Giunta Regionale n° 347 del 13 luglio 2012;

SI EVIDENZIA che alcune aree sono comprese in fascia “C” nel Piano Regolatore Generale, quindi con possibilità edificatorie e con tassazione più alta, e nello stesso tempo, risultano esposte a rischio idrogeologico e altro rischio nelle cartografie del Piano di Protezione Civile comunale; due esempi per tutti, zona Chiesa Nuova e zona Case San Bendetto. E’ evidente che in tale situazione prevale la previsione del Piano di Protezione Civile piuttosto che quella del PRG.

La scrivente Associazione è convinta che la corretta gestione e pianificazione del territorio passa per una perfetta sincronia ed un allineamento preventivo delle indicazioni contenute nel Piano di Protezione Civile – pianificazione superiore perché di tutela della incolumità di cose e persone – e le previsioni di sviluppo edilizio urbanistico. Perciò non si condivide la possibilità, contenuta nella delibera di cui all’oggetto, che il Comune accetti domande di singoli cittadini o enti che menzionino loro i rischi di cui al piano di protezione civile; si ritiene, infatti, che debba essere il Comune a predisporre “a monte” l’allineamento tra pianificazione urbanistica e sussistenza del rischio, questo per evitare “false aspettative” e per supportare una procedura unica ed omogenea in linea con la trasparenza amministrativa e, non in ultimo, per evitare eventuali richieste di conguagli fiscali da parte di coloro che potrebbero ricevere il diniego a costruire su terreni esposti a vincoli di protezione civile.

Nella certezza di una chiarificazione esaustiva in merito è gradita l’occasione per porgere i più cordiali saluti.