Cimitero, Sebastiani: il Comune faccia i loculi o restituisca i soldi

La situazione di degrado in cui versano il cimitero cittadino e quelli ubicati nelle frazioni, già ieri all’attenzione degli organi di stampa, fotografa la scarsa attenzione che questa Amministrazione ha da sempre riposto alla problematica della cura del decoro urbano e del rispetto del cittadino utente.

Due elementi che dovrebbero caratterizzare l’agire di qualsiasi amministratore che si rispetti.

Speculari rispetto all’altro contingente problema della mancanza di loculi per il quale molti sono costretti nel momento del decesso di un proprio congiunto a chiederlo in prestito a parenti ed amici.

Per questa ragione ho ritenuto necessario presentare al Sindaco un’interrogazione riguardante la situazione del Cimitero Comunale, visto il notevole lasso di tempo trascorso tra l’indifferenza generale.

Il Comune di Rieti in passato ha pianificato la realizzazione di 588 nuovi loculi e tombe ipogee nel Cimitero comunale del capoluogo. I reatini che avevano presentato regolare domanda tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008 per l’assegnazione di tali loculi, sono stati convocati nel gennaio 2013 presso gli uffici, avvertendo che l’eventuale assenza avrebbe comportato la momentanea rinuncia e lo scivolamento in coda alla lista dei richiedenti. Contestualmente, i richiedenti hanno proceduto al versamento di un acconto al Comune pari al 50% del costo del loculo, per importi ricompresi tra i 750 ed i 1000 euro. Purtroppo però i lavori per la realizzazione dell’ampliamento non sono mai partiti.

È evidente che la situazione che si è venuta a creare non può protrarsi, né per quel che riguarda i ritardi nella costruzione, né per i rapporti che intercorrono con l’utenza che ha anticipato dei soldi all’Ente senza mai entrare in possesso effettivamente dei loculi o delle tombe.

Chiedo dunque al Sindaco di conoscere i motivi che sono alla base del ritardo nei lavori e, soprattutto, sapere con certezza la data di avvio e quella di consegna delle opere. Nel caso in cui, ancora una volta, l’Amministrazione comunale non riuscisse a far fronte, in un breve lasso di tempo, all’impegno assunto di valutare l’ipotesi di restituire l’acconto già versato.