Cicchetti: se si dimette un ministro, perché non un sindaco?

Un camerata (così ci chiamavamo allora) dei tempi del MSI e poi di AN, transitato nel PD, di cui è recentemente diventato segretario cittadino, si è stizzito per la richiesta di dimissioni del Sindaco Petrangeli avanzata dal PDL.

Nel perdere le staffe torna sulle note vicende della regione Lazio per poi proseguire con un appello volto a realizzare un brodoso e generico programma del PD.

È bene che il nervoso ma distratto ex camerata sappia che quando parla di quello scandalo deve sempre associare il nome di Fiorito a quello di Maruccio, assessore ai lavori pubblici di Marrazzo e poi capogruppo e segretario regionale dell’IDV.

È giusto, inoltre, che sappia, se vuole chiarimenti su come funzionava il sistema “fondi ai gruppi” nel Lazio, di non potersi rivolgere all’unico consigliere che, per sua libera scelta, come ha riconosciuto Sergio Rizzo sul “Corriere della Sera”, non aveva doppi incarichi.

Dovrebbe parlare, invece, con l’ex vice presidente del Consiglio, Bruno Astorre del PD che faceva parte del Consiglio di Presidenza dove , nel più assoluto riserbo e all’unanimità, si “materializzava” l’aumento della dotazione finanziaria ai gruppi oppure con l’ex capogruppo del PD Montino che lo “trattava” insieme agli altri pari grado.

Quanto alla sorte di Petrangeli, argomento del giorno sul quale si vorrebbe sorvolare spargendo una cortina di chiacchiere, è evidente che non possa essere differente da quella di Josefa Idem. Se si dimette un Ministro non si vede come, per gli stessi motivi, non dovrebbe farlo un Sindaco.

One thought on “Cicchetti: se si dimette un ministro, perché non un sindaco?”

  1. Orazio DE Paola

    Illustrissimo Antonio Cicchetti.
    Noto con piacere il livello alto della politica che interessa voi politici di lunghissima data. non entro nel merito del vostro contendere “Tarsu non pagata dal Sindaco”, ma conoscendo il personaggio meglio di tutti voi, non mi aspettavo di meglio.
    Gli argomenti politici affrontati da te e tutta l’opposizione sono di una pochezza, come lo è stata del Centrosinistra ai tempi della tua amministrazione, oltre che periodo Emili.
    Entrambi sperate che all’avversario prenda un raffreddore per sperare di subentrare ma una volta dentro, tutto continua come prima.
    Rieti, negli ultimi venti anni, e cioè dal tuo avvento in comune, non è stata mai governata dalla politica, ma bensì da un comitato di affari che forse anche tu hai contribuire a far insediare e proteggere.
    Lo dimostrano diversi occasioni, ma in particolar modo l’argomento al centro della discussione sugli organi di informazione, cioè sul deposito COTRAL.
    – Eri tu sindaco nel 1999 che con i voti della tua parte politica (maggioritaria) fu eletto Ferroni a Presidente del Consorzio Industriale.
    – Eri tu Assessore comunale nel 2003 quando il COTRAL, intenzionato a costruire il deposi e quindi acquista il terreno da un privato.
    – Eri tu consigliere regionale (giunta STORACE) quando il COTRAL mette in bilancio la costruzione del deposito.
    – Eri ancora tu nella giunta Polverini quando invece Ferroni espropria il COTRAL per favorire un privato e quindi di fatto impedisce la realizzazione del deposito.
    Non vado oltre per dire che se c’eri dormivi oppure eri consapevole del danno di circa otto milioni di euro che il COTRAL stava subendo.
    Pur conoscendo perfettamente tutta la vicenda, di che cosa ti occupi? della tarsu del sindaco cvhe come tanti altri furbetti non pagano o pagano in ritardo. Certamente e più riprovevole non pagare qualche centinaio di euro che estorcere milioni di euro ad una azienda pubblica.
    La cosa più scandalosa è che ne tu col il tuo partito, ne il PD dite una parola di questo.
    Non sarà per caso che siete complici?

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