Cibo reatino, buono, pulito e giusto

Le aziende reatine presenti al Salone del Gusto di Torino hanno riscosso un significativo successo. Piccoli segnali di eccellenza e ripresa in mezzo alla crisi.

Un Salone del Gusto marchiato anche Rieti, quello che si è tenuto qualche giorno fa a Torino. È stato un debutto ricco di soddisfazioni quello delle lenticchie di Rascino e del coffee brick, della Cioccolateria Napoleone.

«Quello conseguito al Salone del Gusto di torino – dice soddisfatta la direttrice della CNA, Vincenza Bufacchi – è stato un risultato importante per il valore esemplare che le due realtà rappresentano: andare oltre la crisi si può, se si restituisce valore alle produzioni del territorio e se le aziende accettano la sfida dell’innovazione».

La lenticchia di Rascino arriva al traguardo di primo presidio Slow Food della provincia di Rieti, realizzando un processo di sviluppo locale tante volte descritto nei libri mentre la Cioccolateria Napoleone ha conseguito l’ennesimo risultato della sua capacità di innovazione, presentando il coffee brick, il caffè che non si beve ma si mangia.

«Questa azienda – prosegue la Bufacchi – ha inoltre il merito di aver realizzato una azione esemplare di alleanza generazionale, sapendo unire la sapienza e la genialità del padre, Pietro, con le competenze organizzative e di marketing dei figli, Francesca e Marco, che consentono oggi di vendere cioccolata, praline e caffé, le produzioni della cioccolateria, in tutto il mondo».

Dopo il successo riscosso a Torino è ormai chiaro a tutti che i prodotti del nostro territorio rappresentano un enorme patrimonio che deve essere valorizzato al meglio oltre che tutelato.

E tale convinzione è quella che ha spinto Slow Food a far ”navigare” a Torino con l’Arca del Gusto che si propone di tutelare la biodiversità e le produzioni locali. Così sono saliti a bordo più di quaranta produttori laziali e tra loro c’erano anche cinque della provincia di Rieti: l’Associazione produttori Lenticchia di Rascino, l’Azienda Il Tulliano produttrice di olio extravergine di oliva, la Società agricola Ferrari Farm e i suoi prodotti biologici tra cui confetture, nettari, frutta omogeneizzata, spezie essiccate, verdure in olio evo, passata e nettare di pomodoro, le birre ariginali di Alta quota e appunto, Cioccolateria Napoleone con le sue creme spalmabili, la pralineria artigianale, i macarons e la novità del Coffee-brick.

Grande soddisfazione è stata espressa anche dal presidente della Camera di Commercio di Rieti, Vincenzo Regnini che ha rimarcato l’importanza dei prodotti locali e controllati. «Il Salone del Gusto nasce proprio con l’idea di valorizzare e tutelare le diversità e quello reatino è decisamente un territorio che esaltando le diversità potrà uscire vincente da una logica dei grandi numeri che troppo spesso lavora a discapito della qualità. Il Salone del Gusto è stata una vetrina importante per le nostre aziende che hanno presentato prodotti di eccellente qualità».

«Grazie a questa manifestazione – ha detto Stefano Asaro, presidente di Slow Food Lazio – l’intera regione ha espresso al meglio le sue qualità grazie ai prodotti che affondano il loro valore in radici antiche legate all’allevamento, alle coltivazioni e alla cucina di territorio. La nostra regione ha le potenzialità per portare davvero una proposta di qualità dell’alimentazione quotidiana familiare, legata al recupero di un “mangiare locale” che può significare risparmio alimentare ed economico, come pure alla sostenibilità ambientale e alla valorizzazione di ricchezze ancora poco conosciute».

E quello che tutti auspicano, partendo proprio dai prodotti locali e di qualità, è un cambiamento su cui non è più possibile tergiversare. «Si deve ripartire dalla terra – dice ancora il presidente di Slow Food – valorizzando queste immense ricchezze che ci offre ed associandole alla tradizione. Le aziende reatine presenti al Salone del Gusto sono modelli da seguire e tesori del paradigma slowfoodiano del “buono, pulito e giusto”».