Chiesa di Sant’Antonio Abate, patrimonio da salvare

La precaria condizione della chiesa di Sant’Antonio Abate è stata al centro di una giornata di studi organizzata dall’associazione Porta d’Arce, presieduta da Valentino lacobucci. L’evento, ospitato dall’Auditorium dei Poveri, ha dato la possibilità a Giovanna Grumo della Soprintendenza ai beni storico-artistici, a don Roberto D’Ammando e alla prof. Letizia Rosati del liceo artistico di Rieti di fare il punto sullo stato dell’edificio.

Il nutrito pubblico ha compreso anche alcuni studenti dell’istituto superiore, che proprio sul degrado della grande chiesa reatina ha svolto una interessante ricerca didattica. Erano inoltre presenti, tra gli altri, il Prefetto di Rieti Chiara Marolla, il consigliere regionale Daniele Mitolo, e l’ex sindaco di Rieti Antonio Cicchetti.

L’auspicio è che l’incontro e la ricognizione sullo stato della chiesa riescano a sensibilizzare le istituzioni sulle sue attuali condizioni e dare avvio a un recupero. Fa infatti rabbia e tristezza vederla chiusa al pubblico e ridotta a fondale di parcheggio o a ricovero per gatti e piccioni.

Per contrastare la dimenticanza in cui è caduto l’edificio, ogni anno, durante i “Cavalli Infiocchettati”, nello spazio di fronte a Sant’Antonio Abate avviene la benedizione dei cavalli in forma di rievocazione storica di una tradizione altrimenti del tutto scomparsa.

Foto di Massimo Renzi.

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