Chi votiamo?

La situazione di crisi attuale colpisce maggiormente i sistemi produttivi più deboli, come nel nostro territorio.

Nella nostra Provincia operano circa 15.000 imprese, registrate nella Camera di Commercio di Rieti. Una miriade di micro imprese con scarsa propensione a formare una rete per essere maggiormente competitive sul mercato.

Questa realtà, se non corretta, non ci aiuta a superare gli ostacoli della crisi attuale. Anche per il futuro, sarà di ostacolo per presentarsi con credenziali di competitività sui mercati nazionali o internazionali.

Viviamo in questi giorni una frenetica attività politica, in vista delle elezioni nazionali e regionali. I vari attori politici si cimentano sulle cure per dare una soluzione ai nostri mali: lavoro e sviluppo del territorio.

Le soluzioni annunciate a volte sono ripetitive: dotazione di infrastrutture, sanità, lavoro. A volte, qualcuno tra i giovani già formati, parla di territorio guardandolo nel suo complesso e con cognizione dei problemi.

Credo che alcune riflessioni vadano fatte su questi temi: la mancanza di infrastrutture indubbiamente frena la crescita del sistema economico locale. Il problema è: chi se farà effettivamente carico di risolvere questo annoso problema?

L’agricoltura come va valorizzata? I beni archeologici che possediamo, come vanno fatti conoscere? Il turismo quale impulso deve avere per essere sviluppato in modo serio? Quali supporti potrà darci Roma nel modello di sviluppo che sarà prefigurato?

I nostri problemi possono essere risolti solo tramite l’efficienza delle Amministrazione Pubbliche, siano esse Comunali, Provinciali o Regionali. Ma ci vuole disponibilità concreta ad affrontare i temi. Occorre un piano per il lavoro, per lo sviluppo del territorio, per la sicurezza (di cui poco si parla), per la qualità della vita.

La nostra attenzione di elettori va rivolta verso coloro che sposano i problemi, che amano il territorio, che danno certezze alle giovani generazioni e che sono credibili. Ma dove sono?