Vescovo Vito

Cerimonia di ordinazione del 21 gennaio, il lavoro della macchina organizzativa

Un lavoro non da poco, quello volto a strutturare, in poche settimane, l’appuntamento di sabato 21 gennaio che vedrà l'ordinazione episcopale di monsignor Vito Piccinonna

Un lavoro non da poco, quello condotto dal comitato organizzatore, in poche settimane, a strutturare l’appuntamento di sabato 21 gennaio che vedrà l’ordinazione episcopale di monsignor Vito Piccinonna.

Massimo sforzo per organizzare al meglio la strutturazione della giornata e soprattutto quello che ne costituirà il momento principale: l’impegnativa liturgia nella quale monsignor Piccinonna verrà consacrato all’ordine episcopale e si insedierà ufficialmente alla guida della diocesi in cui papa Francesco lo ha inviato.

Liturgia che vedrà convergere in Santa Maria non più di ottocento persone (vescovi, sacerdoti e addetti vari compresi): tanti i posti che, dopo le diverse interlocuzioni, le autorità preposte hanno autorizzato per la Cattedrale.

Quasi cinquecento, invece, le persone – principalmente gruppi provenienti dalla Puglia – ammesse a Sant’Agostino, dove il rito si potrà seguire in diretta su maxischermo. E poi i quattrocento posti per i reatini che sceglieranno di seguire la diretta, sempre su maxischermo, in San Domenico.

Un rigido protocollo di sicurezza interesserà i tre luoghi, dove si troveranno all’opera numerosi volontari di aggregazioni ecclesiali che si sono rese disponibili.

A dare una mano per i servizi di addetti alla sicurezza e antincendio anche le locali associazioni di Carabinieri e Vigili del fuoco in congedo (in ciascuna basilica ci sarà infatti anche un punto di controllo per eventuali emergenze).

In collaborazione con le forze dell’ordine, i volontari gestiranno i flussi di chi accede ai tre siti, prodigandosi nel presidiare le delimitazioni, accogliere le persone, controllare i pass, smistare i posti, controllare che vengano scrupolosamente rispettate le regole che la legge prevede per manifestazioni con consistente concorso di pubblico.

Ma oltre alle tre basiliche, volontari saranno all’opera anche in altri servizi: dal controllo di Palazzo Papale (dove accederanno i presuli diretti in episcopio e i sacerdoti diretti in cripta passando dal museo diocesano) al servizio di chaperon per le autovetture dei vescovi, e poi ci sarà da presidiare il parcheggio coperto, come pure la fermata dei pullman provenienti da fuori accanto alla Stazione (dove scenderanno i gruppi diretti a Sant’Agostino). Se ne prevedono sei o sette di pullman dalla Puglia, di cui un paio in arrivo già dalla sera prima.

Un lavoro importante, volto a cercare di organizzare la giornata al meglio, che vedrà impegnato seriamente anche l’ordine pubblico anche per le presenze istituzionali presenti di ambito ecclesiastico e civile: oltre ai tanti prelati è prevista la presenza di diverse autorità.

Lo scopo è quello di far sì che tutto funzioni al meglio per far vivere la giornata nel suo giusto spirito: non un evento mondano, ma un momento importante nel cammino di fede di una comunità ecclesiale, significativo anche per la comunità civile.

 

In foto, un momento delle prove del coro