Cerimonia di chiusura per il corso di cinese della Fondazione

Nella suggestiva cornice del Teatro S. Giorgio, al cospetto dell’Organo Pinchi, si è tenuta la cerimonia ufficiale di consegna degli attestati di partecipazione alla prima scuola di cinese mai attivata prima nel territorio provinciale, finanziata dalla Fondazione Varrone in collaborazione con la scuola Orientalmente.

Il corso, un’assoluta novità formativa per il territorio, si è aperto nel marzo 2013 per chiudersi a luglio.

Presenti alla cerimonia alcuni vertici della Fondazione Varrone tra cui il Segretario Generale Mauro Cordoni, che ha portato i saluti del Presidente Innocenzo de Sanctis, assente per motivi di lavoro, il vice Presidente del Consiglio di indirizzo Franco Marci che ha salutato tutti i presenti sottolineando il costante impegno della Fondazione Varrone non solo nella conservazione dei beni culturali e nella riqualificazione dei monumenti, ma anche e soprattutto nella formazione rivolta ai giovani iniziata con le Borse Intercultura, proseguita con la Palestra di inglese e oggi con l’innovativa e utile scuola di cinese.

In platea anche Francesco Alicicco, Presidente del Collegio Sindacale. È stato lui a promuovere l’incontro tra la Fondazione Varrone e il prestigioso Istituto Orientalmente, che si è occupato della selezione e preparazione degli studenti, avvalendosi dell’esperienza della Direttrice Paola Costa e della preparazione del docente italiano Piero Costa che si è alternato nelle lezioni con le insegnanti di madrelingua cinese Wendy Liu, e Zhao Meirong in video conferenza.

È iniziata la cerimonia di consegna dopo un breve saluto dell’Assessore alle Culture Diego Di Paolo che ha rivolto un augurio a tutti i giovani presenti, ricordando loro di confrontarsi con le culture del mondo non dimenticando mai di essere reatini. «La reatinità – ha detto – nel mondo sarà un valore aggiunto anche se adesso non ve ne rendete conto».

Fortemente voluta dal Presidente de Sanctis, la prima scuola di cinese ha calamitato l’attenzione di persone molto determinate e preparate anche giovanissime. Tutti coloro che hanno superato l’esame (28 corsisti) dopo aver ringraziato la Fondazione Varrone per la splendida opportunità, hanno illustrato brevemente i loro progetti futuri e imminenti di grande qualità e ambizione, confermando che a Rieti esiste una nuova generazione brillante e aperta alla nuove esperienze.

«Con questa scuola di cinese si prosegue il progetto più ampio di scoperta del mondo orientale che abbiamo iniziato proprio con Intercultura anni fa introducendo la Cina come destinazione per i borsisti» ha sottolineato il Dott. Cordoni. Il Segretario Generale ha poi comunicato che alla luce del grande successo dell’iniziativa, il corso verrà riproposto nei primi mesi del 2014 valutando anche la possibilità anche di un livello avanzato.

«Il corso è stato molto intenso e selettivo con pari nozioni e qualità di scuole nazionali come l’Istituto Confucio di Milano e altri» ha esordito la direttrice di Orientalmente Costa che ha spiegato i motivi per cui non tutti i partecipanti al bando sono poi riusciti a finire il percorso e sostenere l’esame finale. «Devo ammettere che mi ha sorpreso l’alto livello di tutta la classe fatta di reatini giovanissimi e professionisti molto brillanti. È stato un piacere vivere questa esperienza che sono sicura sarà molto utile ai partecipanti e alla città stessa per crescere nel confronto con una cultura così diversa. Dobbiamo trovare sinergie con la Cina e non scontrarci».

Dalle dichiarazioni dei partecipanti, la scuola di cinese della Fondazione Varrone ha rappresentato una valida opportunità spendibile nel mondo del lavoro sia in Italia che all’Estero. «Il futuro appartiene a chi sa le lingue», aveva sottolineato il Presidente De Sanctis all’apertura del bando a marzo.