Centro Caritas di Amatrice: uno spazio aperto al volontariato

C’è stata anche una due giorni dedicata alle manipolazioni dell’antica sapienza giapponese dello Shiatsu nelle stanze del nuovo Centro Caritas di Amatrice. Una scelta che conferma la struttura come spazio aperto e accogliente, che punta a offrire occasioni di socialità e comunità. Un’attitudine che, del resto, era già ben presente nel paese terremotato attraverso la vocazione polifunzionale del Centro di Comunità Sant’Agostino

È nata come centro polifunzionale la struttura della Caritas da poco inaugurata ad Amatrice. E infatti, accanto all’attività ordinaria del centro di ascolto e distribuzione e a quella di centro estivo per i più piccoli, i locali prefabbricati hanno iniziato a ospitare iniziative diverse, ma cariche di solidarietà. Come quella di “Shiatsu per Amatrice”, svolta lo scorso fine settimana proprio nelle stanze realizzate dietro il complesso del “Don Minozzi”.

L’iniziativa, realizzata grazie alla Scuola Italo-Giapponese Shiatsu Namikoshi e all’associazione di volontariato “Shin Shiatsu Namikoshi”, si è svolta un po’ in sordina, perché al di là della collaborazione dalla Caritas, del Comune di Amatrice e del parroco don Savino, è stata promossa solo grazie a un’efficace campagna “porta a porta”, ma l’evento ha funzionato e coinvolto un numero inaspettato di persone. A ciascuno è stato riservato un trattamento di 45 minuti, e il benessere raggiunto non è stato solo fisico, perché durante la manipolazione le persone si sono aperte, hanno dialogato con gli operatori, raccontato le loro disgrazie, le loro paure, la loro solitudine e il totale stato di abbandono in cui sentono di vivere.

Si è quindi trattato di un prezioso momento di affetto e calore umano, che non ha lasciato indifferenti neppure i 14 operatori. «È stata un’esperienza fantastica – hanno spiegato – che non può essere limitata ai due giorni della nostra presenza. Per questo torneremo almeno un paio di volte al mese. In questi giorni abbiamo capito che portare conforto, calore e sentirsi partecipi del dramma di queste persone è essenziale per loro, per continuare a vivere, lottare e sperare».

Tra le persone che si sono sottoposte con profitto alla seduta di shiatsu, anche una nonnina di 90 anni. A dimostrazione che il volontariato, la generosità, il calore umano e la voglia di aiutare possono arrivare in situazioni inaspettate. E nel caso di Amatrice e Accumoli sono contributi fondamentali alla ricostruzione: se non delle case, almeno del senso di comunità.