C’è il terremoto, ma il Comune e Provincia non hanno ancora un Piano di Protezione Civile

La terra ha tremato ancora in provincia di Rieti. Lo ha fatto senza troppo clamore e, fortunatamente, senza che cose o persone subissero danni. A parte la paura che comunque di danni ne fa molti. Tante ieri le persone che, alla seconda scossa dopo quella della notte, si sono riversate in strada. In molti ricordano ancora l’ultimo sisma abruzzese che anche nella memoria reatina, e non soltanto nelle memoria, ha lasciato ferite profonde. La protezione civile, anche ieri, ha svolto da subito un ruolo importante recandosi tra la gente e monitorando la situazione. Per ora quindi è tornata la normalità, ma nessuno dimentica che il nostro è un territorio sismico.

Nessuno? Bé forse qualcuno sì. Come dimentica tante altre cose. Ma forse più che dimenticare potremmo parlare, purtroppo ancora una volta, di indifferenza. O forse distrazione? O tiriamo a campare? Non possiamo dirlo. Quello che è certo è che il nostro Comune non ha ancora un Piano di Protezione Civile approvato. L’assessore competente Antonio Boncompagni sembra ci stia lavorando da parecchio tempo, ma ad oggi il Piano sarebbe ancora fermo in Commissione in attesa di essere poi approvato. Campa Cavallo. Il Gruppo Comunale di Protezione Civile ha un’importanza fondamentale soprattutto nella gestione delle emergenze immediatamente dopo una qualsiasi calamità naturale che colpisce la città e le zone limitrofe. Quindi raccolta degli sfollati, gestione dei soccorsi, e coordinamento per tutte le forze intervenute sul posto. Oltre ovviamente ad un lavoro costante di monitoraggio e controllo per evitare problemi più grandi al momento della crisi.

Il gruppo comunale di Protezione Civile quindi non è un’ associazione privata, ma viene creata all’interno dell’Amministrazione Comunale e da essa dipende in tutto e per tutto. Il Sindaco secondo tutta la normativa vigente è il responsabile del Gruppo e ne coordina l’attività sia in tempo di pace che durante le emergenze, avvalendosi della collaborazione di alcune persone come per esempio il Responsabile Operativo Comunale che riceve la delega dal primo cittadino per la gestione normale dei Volontari e delle emergenze facendone le veci. Ed ancora i Capisquadra, volontari che a seguito di più approfondita preparazione e con adeguata esperienza coordinano gli altri volontari durante le loro attività. Tutte cose bellissime, ma che ad oggi non hanno alcun tipo di attuazione. Va leggermente meglio A Palazzo Dosi dove un Piano provinciale di protezione Civile è stato approvato. Ma poi tutto è rimasto fermo e nulla di più è stato fatto. Dispiace perché l’assessore Francesco Tancredi dimostra grande passione in tutto ciò che fa. Ci piacerebbe che questa passione la convogliasse anche verso il Piano di Protezione Civile. Anzi sarebbe giusto che entrambi gli assessori, comunale e provinciale, pensassero che lavorare su questo tema dovrebbe essere una delle priorità. Perché il nostro territorio deve convivere da sempre con la terra che trema. Ma come sanno tutti convivere serenamente e tranquillamente è meglio che convivere con la paura. E l’attuazione immediata e corretta dei due Piani di Protezione Civile, provinciale e comunale, certamente non eliminerà il problema, però potrebbe far vivere più tranquilli i cittadini. E non è poco. Visto che anche loro, soprattutto loro, pagano le tasse.

 

 

2 thoughts on “C’è il terremoto, ma il Comune e Provincia non hanno ancora un Piano di Protezione Civile”

  1. Manuele B.

    Purtroppo ci ricordiamo della necessità di dare una migliore organizzazione alla Protezione Civile locale solo quando capita qualcosa che allarma… per poi dimenticarcene dopo qualche giorno, passata la paura. Che dire dei nostri politici che ci rappresentano: per ciò che riguarda l’attività che viene svolta in favore della Protezione Civile, la Provincia come Ente si potrebbe tranquillamente sopprimere e nessuno se ne accorgerebbe! Visto il nulla prodotto nell’ultimo periodo… E il Comune di Rieti? Stendiamo un velo pietoso al riguardo… non ci rimane che confidare nella provvidenza affinchè non accada nulla di grave…

  2. Marta

    Mi domando come mai in altre regioni con rischi naturali di gran lunga inferiori ai nostri sono organizzatissimi, con politici attenti alle problematiche ed ai pericoli che possono correre i cittadini, mentre noi del Lazio, ed in particolare qui a Rieti, sembra di stare nel medio evo in quanto ad organizzazione della Protezione Civile! Evidentemente ognuno ha i politici che si merita… si salvano solo i volontari della Protezione Civile che, vista la disorganizzazione generale, fanno quello che possono.

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