Non c’è e non ci può essere mai pace senza giustizia

Oltre 350 morti annegati vicino alle coste di Lampedusa, nell’indifferenza di tanti che potevano salvarli: Eritrei, Somali, Etiopi che scappavano da zone di guerra e povertà estrema. Giovani, donne e bambini alla disperata ricerca di una terra che li accolga per poter sopravvivere insieme alle loro famiglie.

Hanno attraversato il deserto ed il mare, sottoponendo la loro vita ad ogni rischio per riuscire a raggiungere, invano, la “Terra Promessa”.

Le loro madri, i loro padri, le loro sorelle ed i loro fratelli in Africa aspetteranno, inutilmente e con il cuore in mano, di sapere se il loro figlio la loro figlia hanno potuto salvarsi.

Oggi tutti, politici ed Istituzioni e alcuni cittadini che di norma mal sopportano la loro presenza, ritenendola stupidamente una “minaccia” alla propria sicurezza ed all’occupazione, mostrano un ipocrita senso di “pietà”, dimenticando che hanno varato leggi e provvedimenti che hanno teso a criminalizzare l’immigrazione ed i richiedenti asilo per motivi politici ed umanitari (legge Bossi/Fini e, prima ancora, la L. Turco/Napolitano).

Proprio così, anche quella varata dall’attuale Presidente della Repubblica: CIE, CARA, denunzie e processi, carcerazione ed espulsione di migliaia di persone anche per il solo fatto di non avere “i documenti in regola”.

…se nei confronti dei milioni di italiani avessero fatto così anche gli americani, i tedeschi, i francesi, gli argentini, gli svizzeri, …. cosa ne sarebbe stato dei nostri connazionali. Anche verso tutti loro puntavano il dito dicendo – qualche volta nient’affatto a torto! – di essere criminali e “mafiosi”, colpevolizzando – a torto! – un intero popolo che cercava scampo dalla povertà e dalla miseria.

Ormai è chiaro a tutti che l’esodo dall’Africa è il risultato di guerre, politiche internazionali e di cooperazione miopi e profondamente sbagliate.

Le armi che sparano in Africa provengono dalle fabbriche italiane, tedesche, francesi, americane, russe e cinesi, e molti governi e i loro dittatori sono al servizio e libro paga dei Paesi occidentali che quando non servono più vengono scaricati ed eliminati, lasciando i paesi nel caos e nell’anarchia, vedi Iraq, Libia , Somalia, Afganistan e così via.

I loro territori sono oggetto di sistematica rapina di ingenti risorse naturali a danno di quei popoli: coltivazioni intensive e fortemente inquinate da pesticidi e fertilizzanti, orientate a produrre non per sfamare le popolazioni locali, ma per il mercato occidentale.

Petrolio, Gas ed altre materie prime per le nostre industrie vengono quasi esclusivamente da quei Paesi, ma ne usufruiamo, quasi esclusivamente, noi!

Quando accogliamo i Rifugiati in Italia troppe volte sono oggetto di speculazioni ed illecito arricchimento ad opera di Italiani. Come nella nostra Rieti, dove i Rifugiati vengono abbandonati a se stessi, nell’indifferenza delle Istituzioni che li dovrebbero proteggere, dormono per terra, si taglia loro luce ed acqua, si specula sul loro lavoro, e non ricevono neppure il minimo di quanto spetta loro e privi di sicurezza per la loro vita.

Una ingiustizia intollerabile di cinico neo-colonialismo che va oltre la dignità di un paese che si ritiene civile e rispettoso dei diritti umani.

Non c’è e non ci può essere mai pace senza giustizia.

Oggi l’accoglienza è un diritto di ciascun individuo e ciascun popolo e di tutti coloro che ritengono di dover migliorare la propria vita emigrando, consapevoli che decisioni del genere non si fanno se non si hanno grandi problemi di sicurezza per la propria vita e per la vita delle proprie famiglie.

In un Paese come l’Italia, anche se afflitta da una forte crisi economica dovuta anche al continuo accumulo di ricchezze da parte di pochi, non si può negare a nessuno aiuto e solidarietà e offrire a chi ne ha bisogno accoglienza, sicurezza per quanto attiene i bisogni fondamentali di cibo, casa, vestiario e cure mediche.

Che vengano abolite le norme razziste della Bossi/Fini unitamente alla chiusura dei campi di concentramento di CIE e CARA (per altro costosissimi ed inutili anche solo sotto il profilo della sicurezza) e rispettati i programmi di umanizzazione della vita dei migranti.

Che in Italia e nella nostra città e nella nostra Provincia venga avviata una seria indagine sulla condizione dei migranti e in generale di tutte le persone bisognose per coordinare interventi sociali in loro favore più efficienti ed efficaci.

Coordinamento Rifugiati ed Immigrati Rieti
Cittadinanzattiva Rieti
Postribù
Associazione Prima Persona
Rieti Virtuosa