Problemi ed emergenze non vanno in vacanza
Per il governo si prevede un agosto rovente, e non per le temperature record. Alla ripresa, poi, lo attende il passaggio cruciale di questo ultimo scorcio di legislatura.
Giornale on-line della diocesi di Rieti
Per il governo si prevede un agosto rovente, e non per le temperature record. Alla ripresa, poi, lo attende il passaggio cruciale di questo ultimo scorcio di legislatura.
Il Capo dello Stato ha posto il veto sulle leggi volute dal partito di governo PiS e approvate dal Parlamento. A rischio – secondo l’Ue – l’equilibrio dei poteri e la democrazia. Per l’intellettuale cattolico Nosowski, direttore della rivista “Wiez”, “sono stati oltrepassati i limiti indicati nella Costituzione” Sono continuate nel fine settimana in molte città polacche le manifestazioni dei cittadini contro la riforma del … Continua a leggere Polonia: il presidente Duda blocca la riforma della giustizia contestata dalla piazza
In questi giorni sono arrivate le dimissioni di due membri dell’esecutivo. Un ministro e un sottosegretario, almeno per ora. Dimissioni chiaramente collegate con la crisi dell’area centrista e la ritrovata capacità attrattiva di Berlusconi, nella prospettiva delle elezioni previste a scadenza naturale nei primi mesi del 2018. È tale prospettiva che determina anche i complicati processi in atto alla sinistra del Pd
A ben vedere, la nascita, il radicamento e lo sviluppo di quelli che si è soliti definire “populismi” trovano la loro motivazione più profonda in questa sensazione, più ancora che nella reazione ai fenomeni corruttivi che infestano la classe politica (e la classe dirigente nel suo complesso) ai vari livelli.
Da un lato è in atto una lunghissima rincorsa elettorale in vista delle politiche della primavera 2018, dall’altro si sviluppa l’attività di governo e parlamento che hanno davanti un’agenda piena di appuntamenti impegnativi, in alcuni casi addirittura decisivi.
Se ne discuterà di nuovo a settembre. In quel frangente la concomitanza con la legge di bilancio – passaggio cruciale dell’ultimo scorcio della legislatura – non sembrerebbe proprio il miglior viatico per un confronto positivo tra le forze politiche.
Mentre oltre mille comuni hanno eletto i loro nuovi sindaci, a livello nazionale si torna quindi ai tre grandi poli, ma con un clima diverso: il centro-destra sull’onda, il M5S attendista e il Pd in affanno
L’esecutivo – archiviata, sembra definitivamente, la pratica del voto anticipato in autunno – ha incassato in un fazzoletto di giorni ben due voti di fiducia.
C’è da considerare che il sistema elettorale dei comuni ha premiato coalizioni che a livello nazionale attualmente non esistono e che il sistema elettorale ereditato dalle sentenze della Corte costituzionale incoraggia soltanto al Senato.
Il dibattito sulla legge elettorale e quello sulla data delle elezioni procedono di pari passo e rendono incandescente il quadro politico. Di per sé non ci sarebbe un legame diretto tra i due piani, ma è evidente come l’accordo politico tra le principali forze rappresentate in Parlamento comprenda entrambi gli elementi. Anzi, in un certo senso sembra l’accordo sul voto anticipato abbia preceduto quello sulla … Continua a leggere Legge elettorale… e voto anticipato?
Mancano ormai pochi giorni alle elezioni comunali che vedranno coinvolti oltre nove milioni di cittadini. L’11 giugno (con gli eventuali ballottaggi due settimane dopo) si vota per eleggere i sindaci e i consigli in oltre mille comuni tra cui quattro capoluoghi di regione (Catanzaro, Genova, L’Aquila e Palermo) e venticinque capoluoghi di provincia. Le città con più di 100mila abitanti interessate dal voto sono otto … Continua a leggere Gli italiani si preparano a votare in mille comuni
È come se tra il mondo della politica, della giustizia e dell’informazione fosse sistematicamente in agguato la tentazione di strumentalizzarsi l’un l’altro.
Saranno poco meno di 10 milioni gli elettori coinvolti nelle elezioni comunali fissate per il prossimo 11 giugno. Un appuntamento, dunque, rilevante.
La riforma elettorale, il 27 marzo sarebbe dovuta approdare all’aula della Camera, ma tutto è stato rinviato a data da destinarsi perché la commissione affari costituzionali è ben lungi dall’aver messo a punto un testo
Il mese di aprile rappresenta per l’esecutivo Gentiloni un banco di prova da far tremare le vene ai polsi
Il rapporto politica-magistratura alterna fasi di particolare tensione… perché?
Per adesso ci sono da registrare nuove presenze organizzate… Tuttavia, nessuno oggi è in grado di prevedere seriamente che cosa ne sarà di tutto questo quando sarà il momento di presentarsi agli elettori
La vera sfida, anche nel caso in cui si riesca ad arrivare alla fine naturale della legislatura, è che il tempo che ci separa da quella scadenza possa essere impiegato proficuamente, intervenendo almeno sulle questioni prioritarie
Le grandi questioni del Paese – dalla disoccupazione alla crisi demografica, alle migrazioni – restano sullo sfondo del dibattito.