Cascioli a Pariboni: tanti giri per dire «non abbiamo fatto nulla»

Dopo il comunicato stampa dello scorso 13 novembre, con il quale denunciavo che “La politica fallimentare della Giunta Petrangeli e di tutta la maggioranza che colpevolmente continua a sostenerla, rendendosi di fatto complice dello sfacelo amministrativo e del degrado urbano che stiamo quotidianamente vivendo a discapito delle reali esigenze di rilancio della città, ha ormai raggiunto traguardi inimmaginabili”, la realtà alla quale sto assistendo quotidianamente dentro il palazzo supera di gran lunga la più fervida delle immaginazioni. Solo a distanza di oltre due mesi dalla data di presentazione di 3 interrogazioni a risposta scritta su argomenti che ritengo assolutamente rilevanti per lo sviluppo della nostra città (1.manutenzione straordinaria e recupero funzionale dell’area denominata ex mercato coperto sita in via Potenziani; 2.lavori di completamento di Piazza Craxi e 3.provvedimenti adottati per il definitivo insediamento e sviluppo della zona artigianale di Vazia), l’assessore vice sindaco Emanuela Pariboni si è degnata di prendere carta e penna e rispondere (?) ai tanti interrogativi formulati.

La lettura di questi documenti è stata devastante se consideriamo che la Pariboni ha in mano uno dei settori chiave per la salvaguardia dei livelli produttivi ed economici della nostra città. Ma entriamo nello specifico. Per il mercato coperto l’assessore prima ripercorre tutta la vicenda ricordando numeri e provvedimenti datati e già presenti nelle premesse della mia stessa interrogazione, poi ripete “le difficoltà finanziarie dell’Ente ed i vincoli di bilancio connessi all’avvio della procedura di rientro dal debito accumulato dal precedente governo della città” che “impongono di rivedere le forme di finanziamento delle opere pubbliche”, ed ancora richiama la necessità di “ricercare nuove forme di approvvigionamento finanziario con ricorso al mercato” per giungere al gran finale nel quale informa che “E’ intenzione dell’Assessorato promuovere una azione amministrativa specifica per lo sviluppo di un progetto di Partenariato Pubblico Privato sul quale è necessario un maggiore approfondimento tecnico da parte degli uffici, impegnati in questi mesi in maniera serrata alla realizzazione delle opere dei PLUS”.

Oltre una pagina per non dire nulla, ovvero che a tutt’oggi non hanno fatto praticamente niente. Non che avessi dubbi in tal senso, ma il tentativo maldestro di addebitare alle precedenti gestioni, dopo ben 29 mesi dalle elezioni, l’evidente incapacità di promuovere una benché minima azione risulta a questo punto a dir poco patetico.

Per la risposta sui lavori di completamento di piazza Craxi lo schema si ripete: dopo aver fatto erroneamente riferimento alla diffida penale e non all’interrogazione, il che evidentemente è qualcosa in più di un mero errore materiale bensì rappresenta una grave superficialità nel trattare questo genere di atti, la Pariboni sciorina due pagine di ricostruzione storica dei fatti succedutisi a Vazia, per arrivare a concludere che “La complessità della situazione ereditata, frutto di una cattiva gestione durata 15 anni, l’avvicendamento dei Dirigenti e l’impossibilità ad attivare una consulenza legale specifica non hanno consentito a questo Assessorato di concludere nei tempi attesi il lavoro intrapreso, che rimane tra le priorità di questa Amministrazione”.

Ancora una volta è tutta colpa di quelli che c’erano prima! Pariboni, ma non vi vergognate neanche un po’ a continuare con questo ritornello? Pensate di concluderci tutto il mandato? La verità è che anche in questo caso la risposta doveva essere estremamente sintetica: non abbiamo fatto nulla.

Certo non poteva mancare la ciliegina sulla torta: nella risposta all’interrogazione su piazza Craxi la Pariboni supera se stessa prima facendo erroneamente riferimento all’interrogazione del 15 settembre 2014 anziché a quella successiva del 18 novembre 2014, per poi limitarsi ad un vergognoso copia-incolla della lettera già inviatami dal Dirigente Peron che aveva generato il richiamato comunicato stampa del 13 novembre scorso.

Una gestione della cosa pubblica imbarazzante, penosa da qualsiasi angolazione la si guardi, incapace di dare la benché minima risposta a interrogativi importanti per la nostra città, che si rifugia ancora una volta nello sbiadito ritornello delle responsabilità del passato. Sarò costretta a presentare nuove interrogazioni per sperare di avere finalmente qualche risposta e per capire se c’è un minimo motivo sensato per continuare a pagare assessori inutili e, in quanto tali, solo di peso per la collettività.