Cascioli: l’amministrazione Petrangeli continua a non rispondere

Continua a non rispondere l’amministrazione Petrangeli. Non risponde alle interrogazioni, non risponde agli accessi agli atti, latitante in consiglio comunale, non pervenuta nelle commissioni. Una gestione a dir poco vergognosamente colpevole della macchina amministrativa. E nonostante tutto questo continuano a dichiararsi paladini della legalità, della trasparenza, della partecipazione e più in generale delle regole. Ed invece non c’è regola che non sia stata disattesa dalla sinistra al governo della città. E questo anche con riferimento al rispetto di norme che il legislatore ha inteso adottare per tentare di arginare la voragine dei mancati pagamenti delle pubbliche amministrazioni nei confronti dei rispettivi fornitori.

L’art.41 del decreto legge 66/2014, convertito con modificazioni dalla legge 23 giugno 2014, n. 89 (in G.U. 23/06/2014, n. 143), al comma 2, prevede infatti che “Al fine di garantire il rispetto dei tempi di pagamento di cui all’articolo 4 del decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, le amministrazioni pubbliche di cui al comma 1, esclusi gli enti del Servizio sanitario nazionale, che, sulla base dell’attestazione di cui al medesimo comma, registrano tempi medi nei pagamenti superiori a 90 giorni nel 2014 e a 60 giorni a decorrere dal 2015, rispetto a quanto disposto dal decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, nell’anno successivo a quello di riferimento non possono procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto”.

Al riguardo, con nota protocollo nr.5930 del 6 febbraio 2015 ho chiesto di avere copia della suindicata attestazione entro i 10 giorni previsti dal Regolamento comunale. Ho atteso invano fino al 1 aprile (ovvero ben 53 giorni) quando mi sono vista costretta, per l’ennesima volta, a diffidare ex art.328, 2 comma, del Codice Penale il Dirigente del Settore Finanziario il quale a tutt’oggi, nonostante siano abbondantemente scaduti anche i tempi della diffida, non ha ancora risposto. Confido che il nuovo segretario generale sappia realmente riportare legalità e trasparenza in un Comune che sinora ha vissuto solo di annunci mai consequenziali.