Carro etrusco rubato. Museo danese potrebbe restituirlo

Fara 2020: «Il carro trafugato torni in Sabina! Il Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina è la sua naturale collocazione, l’Amministrazione comunale si attivi per qualcosa di realmente legato alle nostre origini».

«Fare cultura in un territorio significa spesso anche fare cultura del territorio. Per questo – spiegano da Fara 2020 – la tutela e la promozione delle nostre radici storiche debba essere una delle pietre angolari della cultura farense e sabina».

Il 6 aprile il programma televisivo Petrolio, condotto da Duilio Giammaria, si è occupato dei reperti archeologici trafugati illegalmente dall’Italia, citando il carro del principe Sabino, di cui si era occupato in passato anche «Il Messaggero» (leggi l’articolo di Fabio Isman, del 24 febbraio 2015: http://www.patrimoniosos.it).

«Questo reperto di inestimabile valore – ricordano con una nota da Fara 2020 – è stato venduto alla NY Carlsberg Glyptotek di Copenaghen dopo essere stato illegittimamente trafugato dagli scavi della tomba 11 della Necropoli di Eretum, città Sabina dell’antico Lazio, situata sulle attuali colline del CNR lungo la Via Salaria in prossimità della Via Nomentana, teatro di numerose battaglie tra Sabini e Romani fino all’età repubblicana (V-IV sec. A.C.). I reperti di Eretum sono custoditi a Fara in Sabina, che con orgoglio ospita il più importante museo del mondo sui Sabini, il Museo Civico Archeologico, presso il quale è possibile vedere una ricostruzione video in formato 3D del Carro, e dove sono conservati un gran numero di reperti altrettanto importanti per la comprensione della storia di questa città e di tutta la Sabina pre-romana».

«Va da sé – proseguono da Fara 2020 – che il ritorno del carro a Fara in Sabina debba essere un obiettivo da perseguire per ribadire la centralità della nostra città nel promuovere la cultura Sabina e restituire ai legittimi eredi un tesoro del nostro territorio. Per questo ci stupisce il silenzio dell’Amministrazione, su un tema di cui persino la prima rete pubblica ha ritenuto di occuparsi, e ci chiediamo quali iniziative siano state intraprese per favorire il ritorno del carro a Fara in Sabina».

«Il Sindaco e l’Assessore alla Cultura sono al corrente dell’esistenza di questo bene e della necessità di riportarlo a casa? Si sono pronunciati presso il Ministero dei beni culturali, per attivare una richiesta ufficiale di restituzione? Qualora ciò non fosse avvenuto – conclude la nota – Fara 2020 sollecita questo intervento e invita l’Amministrazione Comunale ad occuparsi di una questione che, al contrario di altre su cui sono stati fatti ingenti investimenti, è realmente e intimamente connessa con la cultura e le tradizioni del nostro territorio».

Se vuoi vedere la puntata di Petrolio in cui il direttore della NY Carlsberg Glyptotek di Copenaghen si dice consapevole dell’illeggitimità della proprietà del reperto, clicca sul link  http://www.rai.tv.


Cos’è Fara 2020?

Dalla voglia di alcuni cittadini di Fara in Sabina di rinnovare la politica locale, dando un contributo in termini di idee, energie, risorse umane e professionali, allo schieramento progressista di centrosinistra, è nata l’idea di fondare “Fara 2020”.

Abbiamo tra i venti e i quarant’anni e vogliamo immaginare il prossimo decennio e le scelte che la città dovrà compiere, per una nuova spinta innovatrice che collochi Fara in Sabina al centro del nostro territorio.

I primi iscritti sono venti persone che nutrono passione per la politica e per la nostra terra, ma che non hanno mai ricoperto alcuna carica nelle istituzioni: Fara 2020 è un cantiere aperto la cui partecipazione è permessa a chiunque voglia mettere a disposizione tempo e idee per rilanciare l’azione politica del centrosinistra farense, attraverso l’organizzazione di eventi e iniziative che ne rinsaldino i valori fondanti: democrazia, lavoro, diritti, pari opportunità, progresso, solidarietà, laicità.

Sebbene permetta ai propri iscritti di intraprendere percorsi autonomi nelle formazioni politiche di riferimento, Fara 2020 opera svincolata da ogni partito.

Fara 2020 non è una lista elettorale né si assume l’onere di selezionare candidati e partecipare alle elezioni amministrative locali, che resta nelle mani dei principali partiti di cui possiamo essere interlocutori ma non sostituti.