Carnevale cosparso di cenere

Non ho resistito alla tentazione – d’altra parte la prima domenica di quaresima è quella in cui Gesù va nel deserto per essere tentato – di andare a vedere, anche se da lontano, un breve assaggio del carnevale reatino.

Mi rendo conto che i preparativi per realizzare manufatti impegnativi, colossi di cartapesta, sono notevoli e che gli artisti abbiano piacere a farli vedere dal popolo.

Ma ho visto un popolo piuttosto triste, a parte i ragazzi e i bambini, perché il momento non è certo tra i più allegri; la scelta di fare la processione, pardon la sfilata, di carnevale, nella prima domenica di quaresima non è nuova, è sempre criticabile per gli stessi motivi, è poco opportuna e, se avesse recato anche solo lontanamente un disturbo ad altre confessioni religiose, magari con due rappresentanti in tutta la provincia, non si sarebbe fatta.

Non voglio fare una critica solo per partito preso. Per il futuro, se non è proprio possibile farla prima dell’inizio della quaresima, propongo di farla nel tempo di Pasqua, tempo della gioia e dell’allegria, il tempo del risus paschalis.

I cattolici non si sentono offesi dai loro correligionari se sfilano lanciandosi frizzi e lazzi, e il Padreterno non se la prende certo per così poco, ma la sfilata di carnevale in quaresima è fuori luogo, triste, soprattutto diseducativa per i bambini e i giovani, che stiamo abituando ad essere insipidi e scriteriati come noi adulti.