Cardinale Bagnasco: “vicinanza fraterna” alle vittime del terremoto

“Abbiamo voluto far coincidere questa domenica, nella quale il nostro Congresso giunge al culmine, con un gesto di concreta condivisione con quanti sono stati duramente colpiti dal terremoto in alcune zone del centro Italia”

Sono le parole dedicate dal cardinale Angelo Bagnasco alla scelta della Chiesa italiana di indire oggi una colletta per le vittime del terremoto che ha colpito il Centro Italia. “Alla popolazione tutta, ai cari pastori di quelle Chiese e al loro clero, confermiamo anche così la nostra vicinanza fraterna”, ha assicurato il presidente della Cei da Genova, nell’omelia della Messa di chiusura del Congresso eucaristico nazionale. “La gente di Cafarnao – ha ricordato il porporato a proposito dell’Eucaristia – aveva chiesto al Signore: ‘Dacci sempre questo pane’; e il Signore nel consegnarci questa preghiera vi aggiunge un aggettivo, destinato a dare un timbro a tutta la vita: ‘Dacci il ‘nostro’ pane quotidiano’. L’Eucaristia ci pone nel “noi” che è la Chiesa, comunità di fratelli che invocano il pane dell’anima per saper spezzare anche il pane materiale della giustizia e della pace”. Di qui il legame tra Eucaristia, carità e misericordia: “La carità rivela che nell’Eucaristia abbiamo incontrato il Signore e non noi stessi; che abbiamo adorato Dio e non il nostro io”. Le opere di misericordia, “tanto raccomandate dal Papa” in quest’Anno santo, “sono opere eucaristiche”, ha detto il cardinale: “Scandiscono la lunga tradizione della Chiesa, ne rendono attuale la storia e interpellano tutta la nostra esistenza”.