Cardinale Bagnasco nelle zone terremotate: «preservare l’identità delle comunità. Ricostruire presto»

“Grande dolore ma anche tanta speranza, coraggio e unità. Dolore per le vittime, per chi ha perso tutto, casa e lavoro. Ma anche speranza perché ho visto la forza spirituale di questa gente, la loro fiducia nel domani. Ho visto tanto lavoro in atto da parte delle Istituzioni ai vari livelli, una sinergia ammirevole, che vede coinvolti tutti, anche la Chiesa che, con i suoi sacerdoti e con i suoi vescovi, è sempre presente tra la gente. Queste comunità danno il buon esempio in Italia”. Così il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, ha tracciato un bilancio della sua visita, oggi, alle zone terremotate di Arquata e Pescara del Tronto, Accumoli e Amatrice.

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“Ho visto gli sfollati provati, segnati ma ricchi di una grande forza e di un grande amore per la propria terra e comunità – ha detto il cardinale -; hanno un enorme desiderio di ricominciare la vita, magari nei nuovi nuclei abitativi, nell’attesa, speriamo breve, di qualcosa di più stabile. Non vogliono perdere l’appartenenza alle proprie comunità, la loro identità, il proprio volto. Le case sono necessarie, assolutamente, ma la comunità con la sua storia e il suo patrimonio di valori è ancora più necessaria. Preservare l’identità delle comunità è essenziale e non deve andare dispersa. Perché ciò non accada bisogna ricostruire presto”.