Cardinale Bagnasco nelle zone terremotate: «le popolazioni non devono mai sentirsi sole e abbandonate»

“Le popolazioni colpite non devono mai sentirsi sole e abbandonate. Il movimento di solidarietà e di attenzione fattiva è in moto e non cesserà nonostante l’ombra che potrebbe allungarsi su di loro come accade per tante vicende umane. La Chiesa si impegna come suo compito e missione a tenere vivo questo movimento di amore per alimentare la speranza nel cuore di questa gente”. Lo ha detto al Sir il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, al termine della sua visita alle zone terremotate di Arquata e Pescara del Tronto, Accumuli e Amatrice, dove ha incontrato sfollati, bambini e volontari. Il cardinale ha portato l’abbraccio della Chiesa italiana alle popolazioni colpite ribadendo l’impegno a portare avanti “tutte le varie forme di intervento materiale e concreto anche per il futuro”. Il presidente della Cei ha voluto ringraziare anche “i nostri sacerdoti sempre qui in mezzo alla loro gente sin dai primi istanti. Essi sono il volto e l’identità del sacerdote, in particolare italiano, che vive tra la gente, ne condivide gioie e dolori, non si ritira, non abbandona il campo e resta insieme al suo popolo”. Il cardinale Bagnasco si è detto colpito in particolare dal volto dei bambini, “volti che devono riacquistare la pienezza del sorriso”, incontrati nella mattina nelle zone terremotate di Arquata e Pescara del Tronto. “Voi siete il sole oltre le nuvole” li ha definiti il presidente della Cei. “La vita è fatta di sole e di nuvole, di luci e di ombre, come la giornata di oggi – ha affermato Bagnasco – ma nella certezza – ho ripetuto ai bambini – che oltre le nubi splende il sole. I bambini sono un raggio di questo sole”. Circa la recente approvazione del decreto per la ricostruzione il presidente della Cei ha dichiarato che “si lavora per il futuro. Vedo grande determinazione, in tutti, nonostante difficoltà enormi ma vedo anche la fiducia di riuscire a superarle restando insieme”.