Cardinale Bagnasco: al Congresso eucaristico misericordia e atti concreti

Gioia e atti concreti di misericordia. Sono le due parole chiave con cui il presidente della Cei e arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco, sintetizza alla Dire il messaggio del Congresso eucaristico nazionale

ospitato nel capoluogo ligure da domani, giovedì 15 settembre, a domenica 18. “Il Congresso eucaristico – esordisce Bagnasco – è un momento pubblico di preghiera attorno all’Eucarestia che per noi cristiani è il cuore della fede. In questa occasione esprimiamo la nostra fede anche al di fuori delle chiese, dando una testimonianza di gioia della fede cristiana alla città che ci ospita attraverso un messaggio particolare”. L’arcivescovo sottolinea anche che “nell’anno giubilare della misericordia, il Congresso eucaristico può essere considerato un punto culminante perché, come ha scritto il Santo Padre, ‘Gesu’ è il volto visibile della misericordia di Dio” e sappiamo per la nostra fede che l’Eucarestia è il sacramento della presenza reale di Gesù tra noi. E, quindi, possiamo dire che l’Eucarestia è il volto sacramentale della misericordia. Guardando l’Eucarestia, con gli occhi della fede, noi vediamo il volto di Gesù e quindi la misericordia di Dio”. È in questa direzione che buona parte delle celebrazioni della quattro giorni genovese sarà incentrata sull’adorazione eucaristica. Ma Bagnasco tiene anche a precisare che il legame tra Eucarestia e misericordia si concretizza attraverso le opere della misericordia. “Venerdì mattina – ricorda il cardinale ripercorrendo il programma del Congresso eucaristico – una cinquantina di delegazioni andranno a visitare altrettanti luoghi genovesi in cui si fanno opere di misericordia sia corporale che spirituale: mense per i poveri, accoglienza per gli immigrati, le carceri, dormitori, i cimiteri (opera di misericordia spirituale è seppellire i morti), scuole cattoliche, consultori, monasteri”.