Carcere, detenuto suicida salvato da un agente di Polizia Penitenziaria

Il 1 novembre, a Rieti, la Polizia Penitenziaria ha scongiurato il tentativo di suicidio tramite impiccagione di un detenuto.

«Quanto accaduto, purtroppo, è un problema che in carcere si continua ad avere e fortunatamente quasi sempre si riesce a scongiurare grazie alla professionalità del personale preposto alla vigilanza, seppur in pochi rispetto al numero elevato di detenuti» spiega la Uilpa (Unione italiana lavoratori pubblica amministrazione) in una nota.

Il tragico epilogo è stato evitatato grazie agli agenti che svolgevano la vigilanza dinamica. «Si sono insospettiti – spiegano dalla Uilpa – nel non vedere il detenuto all’interno della cella». Entrati per un controllo e si sono accorti che all’interno del bagno «il detenuto stava appeso ai suoi pantaloni del pigiama».

«Uno degli agenti intervenuti – prosegue la nota della Uilpa – era comandato alla sorveglianza a vista di un altro detenuto con analoghi problemi evidenziati dalla sanità del carcere, problema che dovrebbe essere di competenza della stessa sanità ma che per ragioni che non si comprendono si continuano a scaricare sulla Polizia Penitenziaria».

La Uilpa penitenziari auspica che al personale resosi autore di questi interventi a salvare vite umane siano conferiti i giusti meriti da parte degli organi superiori.