Scuola

Capiamo l’arte incontrando chi la produce: due importanti incontri al Liceo Artistico di Rieti

In occasione del traguardo dei 50 anni di attività tra le aule dell'istituto reatino si incontreranno per la prima volta insieme tre sapienti cultori dei linguaggi e della visione artistica grazie ai quali si metteranno a confronto la critica d’arte, la storia dell’arte e la fotografia.

La scuola d’arte produce cultura. E la cultura è una forza vitale dell’economia italiana, è trainante, ha addirittura un effetto moltiplicatore secondo i dati di alcune serie statistiche. I pregiudizi sono duri, durissimi a morire. Uno, per esempio, è quello che sostiene che la cultura non paghi.

«Con la cultura non si mangia», si dice. Non è vero. Dipende dalla passione, dal talento, dall’impegno, dalla professionalità e dalla volontà di inventarsi anche un nuovo tipo di lavoro. La cultura del progettare, di accendere idee, sviluppare visioni stando con i piedi per terra e formando personalità strutturate, poliedriche e aperte all’innovazione, è alla base del Liceo Artistico di Rieti. Che da sempre pone al centro lo studente facendolo affezionare alla scuola dove si sta bene e si studia.

In quest’ottica l’istituto organizza due grandi eventi a cui tutta la città è invitata a partecipare (ingresso libero) per festeggiare nell’anno scolastico 2018-19 il suo traguardo di 50 anni di attività formativa e didattica sempre al passo con i tempi. Tutti organizzati dalla scuola presso la sua coloratissima sede in via Togliatti, sono dedicati ai linguaggi dell’arte e alla capacità di comprenderli conoscendone – da dietro le quinte – i segreti, le tecniche e “come funzionano”. Martedì 15 alle ore 16.30 ci sarà un incontro unico, originalissimo e affascinante sull’arte di comunicare l’arte.

Si incontreranno per la prima volta insieme tre sapienti cultori dei linguaggi e della visione artistica grazie ai quali si metteranno a confronto la critica d’arte, la storia dell’arte e la fotografia. E il dialogo scaturirà tra tre personaggi di formazione e di generazione diverse. Il tema è dei più attuali e vischiosi, riguarda l’arte multimediale e immersiva. Si tratta di business, show o divulgazione culturale per il visitatore del presente e del futuro? La scuola ospiterà protagonisti di assoluta competenza e affabulatori brillanti.

Claudio Strinati critico d’arte, è stato Dirigente Generale per il Ministero dei Beni Culturale e prima Soprintendente al Polo Museale di Roma. Esperto anche di musica, ha curato numerose mostre e pubblicazioni per lo più relative all`arte del Rinascimento e del Barocco. Collabora con il quotidiano “la Repubblica” e con il relativo magazine “Il Venerdì”. Oggi è cofondatore con suo figlio Federico della società Dialogues, raccontare l’arte, che agisce prevalentemente nell’ambito della produzione esecutiva e co-produzione di mostre d’Arte nazionali ed internazionali, nell’ideazione di contenuti scientifici e divulgativi destinati ad eventi culturali e manifestazioni itineranti. Una specifica attenzione di questa nuova impresa culturale sono le nuove tecnologie come le proiezioni immersive, l’uso della realtà virtuale e delle applicazioni per dispositivi mobili geo-referenziate.

Tommaso Strinati, storico dell’arte, svolge attività di ricerca e insegnamento, lavora nelle istituzioni, nell’editoria, e nella documentaristica televisiva, ed è ideatore e curatore di mostre, nonché esperto d’arte per importanti case d’asta e gallerie private. È noto per avere rimesso in luce la centralità della scuola pittorica romana alla fine del Duecento, con la scoperta, nella cappella di San Pasquale Baylon presso la chiesa di Santa Maria in Aracoeli al Campidoglio, di un importante ciclo di affreschi dato per scomparso. Nel 2017, assieme ad Emanuele Imbucci, ha scritto la sceneggiatura del film Michelangelo Infinito (2018), diretto da Emanuele Imbucci e prodotto da Sky.

Il reatino Massimiliano Siccardi, noto come uno dei più promettenti esponenti di teatro-danza e oggi videoartista in giro per il mondo, fotografo e regista di mostre d’arte immersiva, è coautore di mostre di successo in varie città italiane a straniere, tra cui quella su Klimt e quella su Chagall. Coreografo e regista teatrale, si è formato alla London School of Contemporary Dance di Londra, nel 1990 si è allontanato dalla sua esperienza come danzatore per iniziare un percorso di successo nel campo della videoarte sit – specific con collaborazioni internazionali.
Il secondo evento sarà giovedì 17 gennaio alle ore 15 e tratterà il tema della scultura in bronzo, la tecnica più costosa e antica che ci sia.

Si spiegheranno tutti i passaggi di come nasce una fusione a cera persa, con l’intervento del Maestro scultore Bernardino Morsani, reatino amatissimo e molto noto per essere stato il primo a replicare i Bronzi di Riace, dopo attenti studi su questi capolavori in collaborazione con archeologi e restauratori. L’atteso incontro sarà curato dal Prof. Luigi Verzilli del Liceo Artistico che dialogherà con Morsani, infaticabile scultore di esperienza vastissima, dalla scultura monumentale alla medaglistica. Verzilli farà vedere e toccare con mano le varie tappe di uno stampo in gomma siliconica e gesso per la realizzazione di una copia pari all’originale in cera da utilizzare per la fusione in bronzo.

In contemporanea a questo evento, Open day per gli studenti e le famiglie che devono iscrivere i figli dopo il diploma della scuola media: tutti i cinque indirizzi della scuola apriranno le porte per un tour nella struttura con l’accoglienza dei docenti e degli studenti del Liceo artistico che illustreranno le discipline dell’istituto con diverse modalità di presentazione (fino alle ore 18, info www.liceoartisticorieti.it).