Chiesa di Rieti

Cantalice rivive il miracolo delle fave di frà Felice

Un evento gioioso e comunitario che ha visto riunite tutte le frazioni, i rappresentanti delle confraternite, la banda musicale del paese e tutti gli intervenuti che hanno voluto vivere un momento di festa per san Felice

Cantalice celebra uno degli eventi più importanti della vita del suo concittadino fra’ Felice, compatrono della Diocesi di Rieti.

Nell’inverno 1580, dopo molti anni di vita religiosa trascorsa a Roma, l’asino dei frati tornò nel suo paese natale per comunicare la bella notizia della speciale indulgenza ottenuta per Cantalice da papa Gregorio XIII. Giunto al paese del reatino il cappuccino fu ospite della cognata, moglie del fratello Carlo nella casa della frazione Colle Canale.

Felice chiese di poter mangiare per cena un po’ di fave, le scafi, in dialetto locale. La cognata gli fece osservare che non era la stagione adatta e che le fave in quel periodo dell’anno erano ancora in fiore: «Ma che dici, Felice. Le piante sono appena nate: se la stagione riscalda di fave se ne parla tra sei o otto settimane».

Ma lui tanto insistette che la signora andò nel campo e tornò con un bel raccolto di fave belle e mature. Tra lo stupore di tutti, ma senza gridare ad alcun miracolo, Felice tornò a Roma soddisfatto per quel dono fatto alla sua terra d’origine. Quel dono è stato ricordato domenica 10 marzo a Cantalice, nel “Casaletto di San Felice”, con una rievocazione storica con protagonisti i bambini del catechismo che in costume hanno messo in scena l’episodio della vita del Santo. Dopo la Santa Messa concelebrata da monsignor Gottardo Patacchiola e don Nicolae Zamfirache sono state distribuite le fave in memoria di fra’ Felice.

Un evento gioioso e comunitario che ha visto riunite tutte le frazioni, i rappresentanti delle confraternite, la banda musicale del paese e tutti gli intervenuti che hanno voluto vivere un momento di festa per san Felice, le cui spoglie riposano dal 1631 nella chiesa dell’Immacolata Concezione, in via Veneto a Roma.