Campo Reatino vale meno di un’auto blu e di un Assessore part-time?

Ci lasciano a dir poco sbigottiti le recenti esternazioni agli organi di stampa dell’Assessore al Turismo, alle Culture e alla Promozione del Territorio Diego Di Paolo, in una seccata risposta al dott. Virili, responsabile del cantiere di Campo Reatino, il quale “si era permesso” di lamentarsi per la scarsa attenzione riservata da parte del Comune per gli scavi archeologici in atto così come per gli inadeguati aiuti economici ricevuti.

L’Assessore ricorda all’«incauto» archeologo dello «sforzo» (cit.) profuso dal Comune con 2000 euro di finanziamento ed una sponsorizzazione ottenuta dalla Sogea per 4000 euro.

Ci verrebbe quasi da ridere per non piangere, semplicemente se paragonassimo questo «sforzo» dell’attuale Amministrazione Comunale con il denaro attualmente utilizzato per mantenere l’auto blu in dotazione all’Ufficio Segreteria del Sindaco, in leasing per circa 400 euro al mese per 4 anni (totale 19mila euro ca), con un servizio di 3 autisti su 3 turni (vedere det. 281 13/02/2013 e det. n. 808 del 24/06/2014).

È una notizia che per l’Amministrazione Comunale mantenere un’auto blu ed i privilegi di una volta, vale molto di più di tutelare e promuovere le risorse culturali del nostro territorio, risorse di alto valore turistico, che il tutto il resto del mondo ci invidia.

Ad ogni modo le dichiarazioni dell’Assessore susseguite allo sfogo con l’Archeologo sono ancora più inquietanti: Di Paolo scrive che non riesce più a svolgere il suo ruolo pubblico con la dedizione di una volta, e che si sente in dovere di riprendere l’attività professionale privata che lo obbliga a stare fuori Rieti «per alcuni giorni della settimana», «perdendo qualche inaugurazione», ma tanto che sarà mai!

Noi “Grilli Parlanti di Rieti” riteniamo che per essere sindaco o assessore o consigliere si debba avere una certa vocazione altruistica, perché più che mestiere trattasi di una “missione” di natura sociale, da svolgere mettendo a disposizione le proprie capacità e competenze per la crescita ed il benessere della collettività.

Tale lavoro va giustamente retribuito, commisurando l’indennità all’impegno ed alla responsabilità che grava sulla persona investita del mandato pubblico.
Premesso ciò, su questo non transigiamo: in qualità di contribuenti e datori di lavoro dell’Assessore, chiediamo al Sindaco conto di questa dichiarazione; chiediamo che l’indennità mensile dell’Assessore venga ridotta (con effetto immediato e retroattivo) in base all’effettiva presenza sul territorio da dipendente pubblico; inoltre chiediamo che non venga più pagato anche quando svolge la sua attività privata.

In alternativa l’Assessore Di Paolo può tranquillamente rassegnare le dimissioni in modo da poter dedicare tutto il suo tempo all’attività privata, che sicuramente gli permetterà di guadagnare di più dell’indennità attualmente percepita pari ad € 2.897,40 lordi (delibera di Giunta Comunale n.203 del 9 Luglio 2012).

Questa potrebbe essere una buona occasione per dimostrare ai reatini che al Palazzo Comunale si sta facendo il possibile per arginare la grave crisi locale, magari approfittando di un assessore assente per accorpare detto assessorato ad altri, permettendo così un risparmio di fatto, come sta avvenendo in altri comuni italiani, magari destinando (perché no?) le spese per l’auto blu in leasing agli Scavi di Campo Reatino.

Chiudiamo portando ad esempio l’ultimo atto, in ordine cronologico, di un amministratore a 5 stelle, Patrizio Cinque, Sindaco di Bagheria in Sicilia, che ha deciso di rinunciare ai primi sei mesi della sua indennità e di ridurla del 30% per tutto il tempo residuo del suo mandato, restituendo le somme accantonate direttamente ai cittadini tramite opere e servizi finalizzati al bene della collettività.