Caccia, Perilli (PD): il Tar rimedia all’estremismo di Birindelli

«Serviva grande equilibrio nella definizione del calendario venatorio e ancor più nella scelta delle due giornate di pre-apertura. Che fosse un anno particolarmente difficile considerate le forti criticità ambientali determinate dalla siccità e dalla drammatica situazione causata dai tantissimi incendi che hanno devastato ampie zone della nostra regione lo si sapeva benissimo. Non era quindi il caso di forzare la normativa e il rispetto delle regole prevedendo l’abbattimento di specie in forte sofferenza. La decisione del Tar del Lazio rimette le cose a posto. L’Assessore Birindelli ha voluto forzare la mano e oggi è riuscita a scontentare tutti ancora una volta: sia il mondo ambientalista che gli stessi cacciatori. A nulla è servita la discussione che si è tenuta in Consiglio i primi di agosto in occasione della votazione della legge di recepimento della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea per la tutela della fauna selvatica e la gestione programmata dell’esercizio venatorio. È triste che siano le aule dei tribunali a scegliere ciò che è meglio per la nostra regione. Accade quando si tengono posizioni estremiste come quelle assunte dall’assessore all’agricoltura».

È quanto dichiara il consigliere regionale del Pd Perilli