Buona partenza al Vespasiano per il Reate Festival

È stato Vincenzo Bolognese, primo violino dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, con l’Ensemble Roma Sinfonietta, ad aprire nella serata del  settembre l’edizione 2014 del Reate Festival. A lui, infatti, è stata affidata l’esecuzione de Las cuatro estaciones porteñas, composte dall’argentino Astor Piazzolla, ricche di uno struggente fascino melodico. Ma non solo: al pubblico del teatro Flavio Vespasiano sono stati proposti anche brani di Paganini, Čajkovski e Bizet.

In sala, tra gli altri, il presidente della Fondazione Flavio Gianni Letta, il Prefetto Chiara Marolla, il Sindaco Simone Petrangeli e l’Assessore alle Culture Diego Di Paolo.

Il prossimo appuntamento della manifestazione si terrà nella chiesa di San Domenico. Protagonista sarà infatti l’organo Dom Bedos Ruobo, probabilmente uno dei maggiori prodotti artistici della moderna arte organaria. Il 12 settembre sarà alle cinque tastiere e alla pedaliera di 30 tasti dello strumento il celebre organista Frédéric Deschamps.

Si cimenterà in un percorso attraverso autori francesi della seconda metà del Seicento e del primo Settecento, come Rameau, Lully e Charpentier, particolarmente vicini alla sensibilità di Deschamps, a Purcell, uno dei più celebri compositori inglesi di sempre, fino alla “scuola tedesca” rappresentata da Bach con due sue composizioni.

Un programma che rivelerà la bellezza dello strumento Dom Bedos-Roubo, sfruttando al meglio i 57 registri e le oltre 4000 canne. La serata sarà chiusa da un brano di raro ascolto di Padre Davide da Bergamo.