Bruciava rifiuti speciali: imprenditrice denunciata per illecito smaltimento di rifiuti

Gli uomini del Comando Stazione Forestale di Montebuono, durante l’attività di controllo del territorio tesa a prevenire e reprimere i reati in danno dell’ambiente venivano allertati da alcuni cittadini residenti in Comune di Tarano, i quali lamentavano la presenza di un denso fumo nero che ammorbava l’aria spargendo un odore acre, tipico della plastica che brucia.

I forestali si attivavano prontamente al fine di risalire alle cause di quanto segnalato, constatando anche che per ben due giorni il cattivo odore di plastica bruciata permaneva nell’aria, costringendo alcuni cittadini a tener chiuse le finestre delle proprie abitazioni per sfuggire ai miasmi.

L’attività di indagine, avviata dal personale del Comando Stazione Forestale di Montebuono, si è conclusa dopo circa tre mesi, conducendo gli investigatori al deferimento all’Autorità Giudiziaria della proprietaria di un ex opificio industriale destinato al confezionamento di capi di abbigliamento, ritenuta a pieno titolo coinvolta nell’illecito smaltimento di rifiuti.

Infatti, le testimonianze raccolte ed i rilievi effettuati hanno fornito molteplici e concordanti elementi in ordine alla responsabilità dell’imprenditrice denunciata per violazione del Decreto Legislativo n.152/2006 specifico in materia di smaltimento di rifiuti e dell’art. n.674 codice penale.

Gli ulteriori accertamenti condotti. unitamente ai tecnici dell’ARPA Lazio sede di Rieti, portavano i Forestali ad individuare, all’interno dell’ex sito industriale dismesso, un’area dalla forma quasi circolare del diametro di circa 3 metri che presentava evidenti segni di combustione e che emanava ancora un forte odore di materiale plastico combusto.

Il personale ARPA intervenuto a seguito delle attività di competenza, prescriveva la rimozione e l’avvio a discarica autorizzata, del terreno interessato dalla combustione illecita, prelevando ed analizzando i campioni di terreno presi in profondità al fine di accertare eventuali contaminazioni della matrice ambientale suolo.

Parallelamente veniva attivato anche il personale tecnico ASL intervenuto che accertava, la presenza di manufatti contenenti amianto in cattivo stato di conservazione. Di tale situazione veniva informato il Sindaco pro tempore di Tarano, così da consentire l’emissione di provvedimenti idonei a tutela della salute pubblica.

(Comunicato Corpo Forestale)