Ucraina

Bombe su Mariupol. Scontro Biden-Putin: «Il presidente russo è criminale»

Attaccati anche palazzi a Kiev e bombardata Odessa dalle navi russe. Zelensky dopo il video collegamento con il Congresso Usa, oggi parla con Berlino

Fine della guerra, garanzie di sicurezza, sovranità, ripristino dell’integrità territoriale, garanzie e protezione”: sono queste le priorità del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, che ha affermato di lavorare fin da ora a programmi di ricostruzione per il Paese.

Il quotidiano Financial Times ha anticipato una bozza del piano di pace, in 15 punti, che include la rinuncia dell’Ucraina alla Nato e la promessa di non ospitare basi militari straniere o armi, in cambio di protezione da Usa, Gran Bretagna e Turchia. Per Kiev però sono “solo le richieste russe”. Per il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba, “le delegazioni sono lontane dal raggiungere un accordo”.

Il presidente ucraino Zelensky in collegamento video con Berlino è stato accolto da una standing ovation. Così come era accaduto nella giornata di mercoledì dal Congresso Usa: “Il nostro Paese vive l’11 settembre da tre settimane”, aveva detto davanti agli americani.

“Si alza un muro sempre più forte fra l’Ucraina e l’Europa” ha affermato il presidente Zelensky al Bundestag tedesco. “Questo muro è più forte, con ogni bomba che cade in Ucraina, con ogni decisione che non viene presa nonostante il fatto che voi potreste aiutarci“.

Non è mancata la replica di Putin che è sembrato ossessionato dall’essere accerchiato: “Il nostro obiettivo non è occupare l’Ucraina”. A subire “un vero genocidio” è stato il Donbass, dall’occidente un atteggiamento da “pogrom” e gli Usa devono “fermare la fornitura di armi” a Kiev.

Ma la Nato ha annunciato che continuerà “a fornire un supporto significativo” all’Ucraina, “inclusi rifornimenti militari, aiuti finanziari e umanitari”. Anche se alla no-fly zone, chiesta ancora da Zelensky, continua a venire opposto un netto rifiuto.
Dopo il discorso di Zelensky, il presidente Usa Joe Biden ha definito Putin “criminale di guerra” e ha annunciato altri 800 milioni di aiuti a Kiev, anche droni e armi antiaeree, è arrivata anche la risposta del Cremlino. “Putin sta infliggendo devastazione e orrore, bombardando appartamenti e reparti di maternità”, ha twittato l’inquilino della Casa Bianca, indignato anche dalle notizie sulle forze russe “che hanno preso in ostaggio centinaia fra medici e pazienti” a Mariupol. “Queste sono atrocità, un oltraggio per il mondo”, ha tuonato Biden.

Parole gravi che evidentemente hanno toccato nel profo\ndo lo zar russo, sempre più isolato, tanto che la replica del Cremlino è arrivata quasi immediata. “Le parole di Biden su Putin sono inaccettabili ed imperdonabili”, ha affermato il portavoce Dmitry Peskov. “Riteniamo inaccettabile e imperdonabile tale retorica da parte di un capo di Stato le cui bombe hanno ucciso centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo”, ha aggiunto Peskov.

Nella giornata dell’Unità Nazionale dell’Italia, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera., commemorando il 161° anniversario del raggiungimento dell’unità del Paese è intervenuto anche il presidente della Repubblica: “Italiani ed europei siamo chiamati alla solidarietà e all’aiuto nei confronti delle popolazioni terribilmente colpite, e all’impegno perché si fermino i combattimenti, si ritirino le forze di occupazione e venga ripristinato il diritto internazionale”: sono le parole distensive del capo dello Stato italiano Sergio Mattarella.

Gli attacchi russi in Ucraina: come procedono. “20mila morti a Mariupol”

Nella notte sono proseguiti i bombardamenti russi, mentre si fatica a ricostruire quello che è successo mercoledì nella città assediata di Mariupol. Navi russe hanno bombardato dal mar Nero le coste vicino a Odessa. Colpiti edifici residenziali a Kiev e Kharkiv, 10 civili in coda per il pane uccisi a Chernihiv e bombe su un teatro diventato rifugio e su una piscina a Mariupol, con donne incinte sotto le macerie; Mosca nega e dà la colpa al battaglione Azov.

Il sindaco di Mariupol ha parlato di “una terribile tragedia, non lo perdoneremo mai. Ma non ci arrenderemo”. “Mariupol prima era una città di 400.000 mila persone, da tre settiman è in condizioni di sopravvivenza senza acqua, corrente elettrica. Viene colpita da missili in continuazione, anche i convogli umanitari vengono bombardati. Si stima che le perdite civili siano 20mila. Ieri è stato bombardato il teatro della città dove si rifugiavano 1200 donne e bambini. C’erano segnali che all’interno c’erano i bambini, ma il mostro ha colpito lo stesso”. Lo ha detto il ministro della Difesa ucraina, Oleksii Reznikov, in collegamento con le commissioni Esteri e Difesa del parlamento europeo.

Per Human Rights Watch, la struttura poteva ospitare circa 500 civili sfollati. Ma non ci sono conferme di quanti realmente ve ne fossero.

A Merefa – una città di circa 20mila abitanti vicino a Kharkiv – è stata bombardata una scuola alle 3:30 circa (ora locale).

da avvenire.it