«Da troppo tempo leggiamo di atti vandalici perpetrati in varie zone della città, azioni di microcriminalità un tempo sconosciute e, finanche, di comportamenti irrispettosi dell’ambiente nel quale abbiamo la fortuna di vivere. Cartelli divelti, secchioni distrutti, episodi di violenza privata, mura imbrattate, arredo urbano preso di mira: questi alcuni dei comportamenti ai quali ormai rischiamo di abituarci anche noi reatini e che, invece, dobbiamo combattere nel momento in cui ancora non rappresentano un’emergenza. In primis, dobbiamo farlo certamente attraverso il senso civico dei reatini che devono impegnarsi per prevenire tali atteggiamenti e, nel caso, per denunciarli. Ma c’è bisogno anche delle Istituzioni».
È quanto dichiara il Presidente dell’Associazione Rietidecide, Ivano Paggi che propone: «estendiamo l’innovativo ed efficace sistema di videosorveglianza recentemente collocato nel centro storico anche ad altre zone nevralgiche della città. Nello specifico, proponiamo di installare le moderne telecamere nel Piazzale della Stazione, in Viale Matteucci, Viale Maraini e Piazza San Rufo, e nelle immediate vicinanze di questi luoghi. La videosorveglianza, infatti, rappresenta un valido aiuto anche per le Forze dell’Ordine. Ciò permetterebbe di raggiungere un obiettivo importante: scoraggiare, e nel caso aiutare ad individuare, gli autori di atti di vandalismo o di vere e proprie azioni criminali. La sicurezza è valore primario della comunità reatina e uno dei grandi attrattori verso coloro che, in futuro, potrebbero scegliere Rieti per la vita delle proprie famiglie. La tranquillità della nostra città va preservata anche in chiave di fattore di sviluppo e attrazione».
Rietidecide «ha in animo di rivolgersi anche alla Prefettura di Rieti, sempre attenta a queste tematiche, per sottoporre all’attenzione dell’Ufficio Territoriale di Governo la possibilità di convocare in tempi brevi un Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, alla presenza anche dei rappresentanti della Polizia Municipale di Rieti, nel quale valutare, ad esempio, la fattibilità di un maggiore impiego delle Forze dell’Ordine nelle ore notturne soprattutto nei weekend».
credo che per quante telecamere si possano mettere e quanti poliziotti a fare straordinari notturni, qualche cartello, muro e cassonetto rimarrà comunque “incustodito”.
Né mi sembra il caso di sollevare un “allarme criminalità” ed alimentare insicurezza per casi come quelli che si verificano, per i quali escluderei che siano freno a “sviluppo e attrazione”