Bello Sant’Antonio, ma c’è chi dorme alla stazione

Non me ne voglia nessuno se quanto sto per dire offenderà molti lettori.

Si è appena concluso il giugno Antoniano, festa cittadina che coinvolge molta gente, che unisce spiritualmente ed emotivamente tantissimi cittadini di Rieti e dintorni.

Frenetici preparativi, mutua assistenza per completare l’infiorata, i preparativi legati al transito del Beato Antonio lungo il percorso cittadino, l’approvvigionamento di ogni sorta di cero per partecipare all’evento. Eppure in questo week end, si è verificato un episodio che dovrebbe fra riflettere chi governa la nostra città, ma soprattutto chi la vive e chi la muove, cioè noi i cittadini.

Testimoni di questo episodio, reiterato crediamo da giorni, alcune persone che passavano alle ore 1:30 della notte fra sabato e domenica nei pressi dalla Stazione di Rieti e alcuni utenti nelle prime ora del mattino di oggi.

Entrambe le testimonianze riportano la presenza di persone che dormivano sopra le panche all’interno della stazione, ma soprattutto la presenza di un fetore nauseabondo, frutto della scarsa igiene dei soggiornanti notturni, per non voler pensare a qualcosa di peggio.

Sebbene questa situazione si sia evidenziata nelle ultime 48 ore, mi viene da pensare che non sia un fatto isolato, ma qualora lo fosse, si tratta di una situazione che una città come Rieti non può e non deve tollerare, anzi deve categoricamente rifiutare.

Ho esordito parlando di colpe non solo di coloro che sono al governo di questa città, ma anche di noi cittadini.

Sabato notte, i testimoni che mi hanno riferito quanto accaduto, hanno contattato le forze dell’ordine per ben 2 volte.

Non entro nel dettaglio per non creare una caccia alle streghe e non sarebbe positivo per nessuno.

Dico solo che durante il primo contatto telefonico, si è risposto al cittadino che segnalava lo stato delle cose, che non si aveva disponibilità di una pattuglia in prossimità della stazione.

Nel secondo contatto telefonico, differente tipologia di forze dell’ordine rispetto alla precedente telefonata, si è risposto al cittadino «che era cosa normale», «che anche a Roma nelle stazioni ferroviarie succede tutto questo» , dando ad intendere con l’affermazione «mi scusi dove vuole che vadano queste persone se non a dormire li dentro?» che tutto ciò è lecito e tacitamente consentito.

Mentre i testimoni di sabato notte, denunceranno l’accaduto a chi di competenza, potendosi eventualmente avvalere dei tabulati delle chiamate per avvalorare la loro testimonianza relativamente alle 2 telefonate, diversamente i cittadini di questa mattina pur avendone la possibilità non hanno pensato, se non uno o due di loro, di segnalare, denunciare e documentare questa ignobile realtà.

Se Rieti fosse meta via treno di turisti attirati ed incuriositi da eventi come il giugno Antoniano, periodo ricco di celebrazioni, non credo che il biglietto da visita offerto da questa città sarebbe degno di un capoluogo di provincia.

Per questo invito ogni cittadino che abbia senso civico e rispetto per la dignità propria e della sua città, a denunciare sistematicamente questo degrado, degrado che sempre più avvolge questa cittadina e le sue aree pubbliche.

Al Comune di Rieti dico solamente che non è sufficiente una tabella con su scritto “Polizia Municipale” se poi il presidio rimane assente.

Chiedo quindi che si dia seguito alle tante promesse di recupero dell’area della Stazione Ferroviaria per renderla fruibile e vivibile in tutta sicurezza.