Bagnasco alla stampa diocesana: «tenete accese le luci del territorio»

«Mi raccomando, tenete accese le luci del territorio, le voci delle comunità locali. I vostri giornali svolgono un ruolo importante».

Con queste parole il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), ha risposto al saluto che gli abbiamo portato domenica scorsa, al termine della messa celebrata a Roma nella basilica di Santa Maria sopra Minerva, in occasione della 46ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali.

Il Presidente FISC Francesco Zanotti

Nel breve e intenso incontro al quale erano presenti con me il vicepresidente vicario don Antonio Rizzolo, il segretario Francesca Cipolloni, il responsabile della Commissione cultura Carlo Cammoranesi e Oriella Cialfi della segreteria, il cardinale Bagnasco ci ha fatto avvertire tutto l’affetto e tutta la vicinanza dell’intera Chiesa italiana al nostro lavoro. Gli abbiamo manifestato i timori legati alle incertezze sul futuro, con particolare riguardo al continuo contrarsi dei contributi all’editoria, situazione che mette a rischio numerose nostre testate che negli anni hanno sempre contato sul sostegno governativo, pur limitato, ma in diversi casi indispensabile.

Abbiamo domandato al cardinale presidente di continuare a seguirci e abbiamo ricevuto parole di forte sprone nel proseguire sulla strada tracciata da chi da lunghi anni ci ha preceduto in questo impegno che è anche una speciale vocazione a servizio della Chiesa locale. Infine abbiamo colto l’occasione per consegnare alcuni regali provenienti dal territorio di Fabriano, dove poche settimane fa abbiamo celebrato l’annuale convegno al quale hanno preso parte direttori, redattori, collaboratori e amministratori delle nostre 185 testate diocesane.

Un dono-simbolo che ricorda come la Chiesa sia sempre locale e universale e come la nostra comunicazione debba avere occhi attenti al territorio, all’Italia e al mondo, mantenendo «diritta la barra del nostro agire senza cedere alla dittatura delle opinioni», come ha ricordato nell’omelia il cardinale Bagnasco, per un «vero servizio alla crescita della comunità e dell’anima di un popolo».

«Grazie che voi ci siete» è stato il saluto del cardinale a mons. Vincenzo Rini e a Paolo Bustaffa, rispettivamente presidente e direttore del Sir, che erano con noi. Un riconoscimento che leggiamo come ulteriore segno di fiducia rivolto a tutti e che ancor più impegna a dire, con il linguaggio del giornalismo, le ragioni della speranza che è in noi soprattutto nei tempi difficili.