Author: Fabio Spaccini

Madonna del Popolo

Il Signore, Maria, l’ha scoperta lì. Nei rioni popolari, grevi di sudori e impregnati di stabbio. Nei quartieri bassi, dove i tuguri dei poveri, se rimangono ancora in piedi, è perché si appoggiano a vicenda. Nell’intreccio dei vicoli, profumati di vita quotidiana e allietati dal gioco dei bambini. Nel cortile dove i vicini sedevano al fresco della sera, prima che si consumasse l’olio della lampada … Continua a leggere Madonna del Popolo »

Sanità: basta con la malattia trasformata in merce

Programmi di partito che dedicano alla sanità solo poche righe, proposte che si ripetono senza raggiungere un risultato, istituti, centri di studio e ricerca, associazioni, progetti che spuntano nuovi, ogni giorno, per proporre le stesse cose, alle stesse persone, con gli stessi risultati: il vuoto. E allora viene da chiedersi: cos’altro dovrà accadere perché ci si renda conto che non è più il tempo per … Continua a leggere Sanità: basta con la malattia trasformata in merce »

Contro-riforme

parlamento

«Quando le cose vanno male nella struttura sociale di una nazione, a cagione della decadenza nelle capacità fondamentali dei suoi uomini, due distinte tendenze sembrano sempre rendersi rilevabili: la prima è quella di interpretare cambiamenti, che sono puramente e semplicemente segni della decadenza e della rovina di vecchie e sane istituzioni, come sintomi di progresso; la seconda, dovuta alla giustificata perdita di confidenza nella classe … Continua a leggere Contro-riforme »

La politica nuda

La politica ha scelto di reagire all’attuale crisi finanziaria ed economica spogliandosi di ogni senso, ragione, verità, storia. La nudità della politica è la conseguenza del suo essersi posta volontariamente in una assoluta condizione di impotenza di fronte ad avvenimenti di grandi dimensioni, nati e derivati dalla sfera dell’economia. Un’impotenza conclamata e resa assoluta dall’incapacità di esercitare funzioni chiare di fronte alla “separatezza” dell’economico. Un’impotenza … Continua a leggere La politica nuda »

Rieti: dov’è la testa?

Dove sta la testa di Rieti? Chi e dove decide il suo presente e soprattutto il suo futuro? Esiste un luogo – fisico o ideale – dove la città riflette sulla propria identità di comunità e di casa per i suoi 45mila e più abitanti? Non c’è, o se c’è è invisibile. Peggio ancora è nascosto. Proviamo a cercare fra le pagine dei suoi giornali. Tolti … Continua a leggere Rieti: dov’è la testa? »

Riprendersi il lavoro a cominciare dalle parole

Occorre ricominciare dal linguaggio, dal perché si sia operata, nel corso degli ultimi venti anni, una sorta di rimozione, una generale ripulitura del lessico originario, tale da occultare e rendere distante dall’immaginario collettivo – in sintonia coi dettami del modello dominante – dapprima il lavoro, la produzione, e in seguito i produttori, l’insieme dei lavoratori. È culturalmente impressionante quanto è accaduto. Tutto è divenuto asettico, … Continua a leggere Riprendersi il lavoro a cominciare dalle parole »

Manifesto

Il sistema dominante nell’esigenza di mantenere intatto l’individualismo egoistico contemporaneo e di tutti i costumi ad esso connessi, inizia finalmente a manifestare tutta la sua insofferenza verso le libertà politiche e gli istituti della democrazia. fuori moda Il pensiero ideologico è ormai fuori moda, ed a questo si suole contrapporre il vago sogno di una umanità pacificata nel godimento di beni economici producibili all’infinito e … Continua a leggere Manifesto »

Quando tutto sarà comprato e venduto

La leva più efficace, grazie alla quale la prassi economica globalizzata spezza molti legami sociali ed economici consolidati, sia a livello locale, nazionale o continentale, è data dall’astrattezza del denaro e da flussi anonimi di merci. L’astrattezza del denaro L’astrattezza del denaro e la portata degli scambi anonimi sul mercato, non vengono di norma neanche più percepiti, come se appartenessero a ciò che l’economia rappresenta … Continua a leggere Quando tutto sarà comprato e venduto »

Il golpe morbido

La sovranità popolare è di fatto negata o limitata da una sorta di assolutismo mediatico, una strisciante dittatura ideologica generata dalla televisione. Una tirannide che Pasolini aveva raccontato come il vero fascismo, cioè la peggior forma di oppressione totalitaria. L’intuizione di Goebbels Il potere di persuasione occulta della televisione è immenso, subdolo e penetrante, è un dispositivo ideologico assolutamente pervasivo e totalizzante, funzionale ad un … Continua a leggere Il golpe morbido »

La monocultura economica

Con tutti i discorsi su sviluppo e sottosviluppo, crisi e ripresa, da un punto di vista sociale e storico, assistiamo all’affermarsi a livello culturale di una concezione economica di stampo ultraliberista che rapidamente diviene ideologica e dominante. Una gestione economica basata sulla sussistenza, cioè produrre, lavorare, commercializzare per approvvigionarsi non viene più considerata un’azione economica, ma uno stato di povertà. Solo ciò che viene smerciato … Continua a leggere La monocultura economica »

In difesa della politica

Oggi la politica è attaccata da ogni fronte, soprattutto a causa della propria decadenza e della propria incapacità. Ma al di sotto di questa demolizione c’è l’interesse di altri poteri di privare gli uomini e le donne di strumenti di cittadinanza. Mentre nell’Antichità la libertà si raggiungeva in primo luogo tramite la partecipazione attiva e costante dei cittadini alla vita pubblica, per i teorici moderni, … Continua a leggere In difesa della politica »

Il declino dell’uomo pubblico

Cosa ne è della città quando la dimensione pubblica dell’economia, della politica, della socialità, dei servizi si ritrae? Assistiamo al declino dell’uomo pubblico, alla rottura dell’equilibrio che dovrebbe legare tra loro le due essenziali dimensioni d’ogni persona: la dimensione pubblica, collettiva, comune e la dimensione privata, individuale, intima. È quell’equilibrio che si esprimeva fisicamente nei nostri centri storici, là dove la strada (non invasa dalle … Continua a leggere Il declino dell’uomo pubblico »

Rieti: una caricatura di città?

Diciamocelo con franchezza e sia pure nella formula che la concisione di questa analisi impone: Rieti è sempre più una caricatura di città. La nostra antica e forte identità ha ora il suo segno distintivo in un ricordo sbiadito, siamo un residuo del passato, abbiamo smesso di pensarci. Le bellezze e le originalità che abbiamo da mostrare a chi ci visita, sono solo quelle che … Continua a leggere Rieti: una caricatura di città? »

La crisi? È della città!

Assistiamo, apparentemente privi degli strumenti per ovviarvi, al declino della nostra città in maniera direttamente proporzionale al venir meno della sua capacità di garantire forme adeguate di cittadinanza. Siamo costretti “dai tempi che corrono” in un tunnel involutivo che partorisce città senza abitanti, ovvero senza cittadini. Non-città in cui si dissolvono “forme” urbane e sociali, in cui scompare il cittadino, insieme a lui la politica … Continua a leggere La crisi? È della città! »

Breve guida al patto consociativo

Ovvero di come certe élite familiari continueranno a governare la città e vivere felici. È chiaro ormai che in questa città domina un’oligarchia ereditaria e ben organizzata, che vorrebbe si smettesse col rincorrere soluzioni politiche e democrazie impossibili. Per evitare che sollevando la questione che oligarchia è una cosa e democrazia un’altra qualcuno potesse disturbare “lor signori” nel sonno o durante i pasti, hanno dato … Continua a leggere Breve guida al patto consociativo »

I fumi del sonno

Il nuovo Potere ha l’edonismo come strumento di intimidazione e manipolazione di massa. Uno strumento di gran lunga più potente di quelli impiegati dai precedenti totalitarismi. C’è appena un passo tra il “Mondo Nuovo” e il “Grande Fratello”. Siamo stati gradualmente espropriati dei nostri diritti da un apparato corporativo che ci ha sedotti e manipolati attraverso gratificazione dei sensi, prodotti di massa a buon prezzo, … Continua a leggere I fumi del sonno »

I partiti spazzatura

Il rifiuto politico della politica emerge in Occidente con il collasso dei tradizionali centri di governo dell’esistenza ed il fallimento sociale dell’architettura neo-liberale. Il contagio delle rivolte, la loro diffusione a catena, il tratto esemplare che ognuna di esse esprime, conferma il carattere politico di queste insorgenze. Il declino complessivo del progetto politico moderno lascia spazio alla manifestazione del carattere naturalmente progressivo dell’essere umano, che … Continua a leggere I partiti spazzatura »

Guai ai vinti

Cosa succede quando il lavoro smette di essere soggetto politico? La lotta per il lavoro ed i suoi diritti, da qualche anno a questa parte, è stata accomunata ad altre contraddizioni che attraversano la nostra società e ridotta, più o meno, sullo stesso livello: la grande contraddizione ambientale, per esempio, che è considerata come decisiva anche nella critica al capitalismo contemporaneo; la questione di genere … Continua a leggere Guai ai vinti »

Verso l’eurocrisi?

La moneta di oggi, l’euro, non è moneta di nessuno, letteralmente, e questo significa che tutti gli Stati che lo usano, quando spendono per i cittadini, non possono più emetterlo creandolo dal nulla e teoricamente senza limiti come accade nei Paesi a moneta sovrana (USA, Giappone ecc.). I membri dell’ “Europa monetaria” devono sempre prenderlo in prestito da qualcuno, dai mercati privati dei capitali, devono … Continua a leggere Verso l’eurocrisi? »

Fermiamoci

L’attenzione è qualcosa a cui abbiamo perso l’abitudine, sempre presi dal correre esistenziale e dalla frenesia della produttività e del consumo. Schiavi di bisogni auto-indotti e auto-costruiti, siamo divenuti incapaci di conoscere, di riconoscere, persi in un vuoto che è assenza di Tempo, concentrazione e silenzio. Se c’è un peccato dell’umanità è quello della dissipazione e dello stordimento. Una forma di progressiva e insanabile dipendenza … Continua a leggere Fermiamoci »