Chiesa di Rieti

Attesa e voglia di collaborare: il saluto delle istituzioni a don Vito

Il primo saluto alla comunità diocesana del vescovo eletto Vito Piccinonna ha suscitato simpatia e aspettativa da parte dei fedeli e anche delle istituzioni

Ha suscitato un’ondata di commenti positivi il nome del successore di mons Domenico Pompili alla guida della diocesi di Rieti. I sorrisi e il caldo applauso che hanno salutato il nome di don Vito Piccinonna, appena annunciato in Cattedrale, hanno avuto il sapore di una tensione sciolta, di una preoccupazione superata. Una gioia condivisa per primo proprio da mons Pompili, per la prospettiva di avere un successore giovanissimo (il vescovo più giovane del Bel Paese!), con l’inclinazione a «relazionarsi con tutti a cominciare dai più piccoli e dai più poveri» e a cogliere la dimensione sociale della fede.

Un pastore capace di sintonizzarsi sulle lunghezze d’onda del territorio che si già si prepara ad accoglierlo, come traspare dagli argomenti della lettera che don Vito ha rivolto alla Chiesa reatina: l’attenzione alla ricostruzione e alle ferite del terremoto; lo sguardo sui fragili, i malati e quanti li assistono; ma anche la sensibilità verso le bellezze del paesaggio, l’attenzione verso la determinante dimensione francescana, l’esigenza di fare leva sugli adolescenti perché vivano da protagonisti la propria vita. Tutto accompagnato da un desiderio di essere padre, fratello, amico di ciascuno: dei fedeli, delle aggregazioni, delle istituzioni, mosso dall’idea che mai occorre sedersi, ma sempre rilanciare relazioni e collaborazioni.

Quest’apertura sembra avere già fatto breccia nel cuore di molti e aver mutato il senso dell’attesa: dalla preoccupazione per un futuro incerto alla voglia di entrare in contatto e camminare insieme. Lo si vede anche dai saluti istituzionali giunti nelle ore successive, a partire da quelli dei sindaci. Da Rieti, Daniele Sinibaldi è già «in attesa di poter accogliere personalmente il nuovo vescovo di Rieti in occasione della celebrazione dell’ordinazione», sapendo che «saprà guidare con amore e lungimiranza i fedeli reatini, ma anche essere punto di riferimento autorevole per tutto il resto della comunità». Anche Francesco Nelli, sindaco di Cittareale, saluta don Vito Piccinonna, augurandosi di portelo presto avere sul territorio, mentre l’amministrazione comunale di Amatrice si dice certa che il nuovo vescovo «saprà svolgere con passione e dedizione il suo incarico» e tenere la linea di «vicinanza umana e spirituale alla nostra comunità», un augurio condiviso anche dall’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

Saluti e note di apprezzamento sono giunti anche dal mondo del volontariato e delle associazioni, con l’Alcli Giorgio e Silvia che attende «tutto il sostegno spirituale e fraterno della preghiera e dell’affetto di mons Piccinnonna», ed è pronta ad iniziare «un cammino solidale e fecondo di grazia e di amicizia». Già orientato alla collaborazione anche il mondo dell’impresa, con il presidente di Unindustria, Alessandro Di Venanzio, che si dice «a disposizione per affrontare insieme le importanti sfide future che ci aspettano».

Da parte sua, il Presidente della Riserva Navegna e Cervia, Giuseppe Ricci, spera di avere preso il vescovo Vito a Rieti affinché possa «visitare i nostri territori», ringraziando mons Pompili «per l’impegno e per tutto quello che ha fatto». Un augurio affettuoso e sincero per don Domenico e il suo impegno pastorale nella Diocesi di Verona condiviso trasversalmente e confortato dalla consapevolezza di non sapersi soli.