ASM diventi il braccio operativo di Rieti verso i rifiuti zero

ASM

ASM diventi il braccio operativo di un Comune di Rieti verso rifiuti zero. Con i risvolti dell’inchiesta sulla privatizzazione avvenuta nel 2005, ormai sembrerebbe non esistere più alcun ostacolo alla trasformazione dell’ASM Rieti Spa in Azienda Speciale.

Anche volendo mettere da parte l’aspetto ideologico, non irrilevante quando si parla di tasse, ambiente e salute, la riacquisizione delle quote private sarebbe la soluzione più rapida, efficace ed economicamente vantaggiosa che il Comune di Rieti può adottare nella gestione integrata dei rifiuti.

Un’occasione che, per una serie di coincidenze, difficilmente potrà ripresentarsi e che l’Amministrazione comunale non può non cogliere.

Per quanto riguarda l’aspetto monetario, è sufficiente prendere atto che il contratto (illegittimo) del 2002 con il Comune di Rieti è in scadenza tra 10 giorni e, annullabili sarebbero tutti gli altri contratti con i Comuni della provincia (http://www.rietivirtuosa.it). Di conseguenza il valore reale delle azioni dell’ASM, vista la scarsa potenziale capacità di generare reddito della società, sarebbe ormai minore del valore nominale ed inoltre il debito contratto nei confronti dell’Azienda potrebbe essere di gran lunga inferiore a quello paventato in tutti questi anni, se non addirittura azzerato qualora dalle indagini in corso dovessero emergere responsabilità dirette degli amministratori e dirigenti competenti (analoga situazione si è verificata a Napoli e in altri comuni campani dove ex Sindaci e Assessori sono stati condannati dalla Corte dei Conti a risarcire l’Amministrazione anche per il mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata).

Rispetto alla scelta politica poi, basterebbe ricordare il voto di 27 milioni di Italiani e la maggioranza dei reatini che il 12 e 13 giugno 2011 si sono espressi chiaramente per sottrarre i Servizi pubblici locali dal mercato, anche con il sostegno dei partiti che rappresentano l’attuale maggioranza in Comune. Inoltre, l’Associazionismo (ancora mai interpellato nonostante sia obbligatorio per legge) e i Sindacati si sono espressi più volte favorevolmente per la ripubblicizzazione di ASM, anche a maggiore tutela dei lavoratori, e, infine, con tale immediata soluzione non si correrebbe il rischio di perdere ulteriore tempo prezioso nel caso in cui dovesse andare deserta la gara a “doppio oggetto” annunciata dal Sindaco Petrangeli, come già avvenuto per ben due volte con la SA.PRO.DIR., la società provinciale dei rifiuti di cui nessuno ha capito quale fosse lo scopo, visto che la competenza nella gestione del Servizio è comunale.

Quindi, dopo aver appreso con soddisfazione della volontà di ripensare l’impiantistica a Casapenta (si sta passando da un impianto di preparazione del rifiuto per essere bruciato ad un impianto di riciclo totale: http://www.rietivirtuosa.it), ci aspettiamo che il Sindaco Petrangeli rispetti quanto da lui stesso annunciato in campagna elettorale, esaltando le competenze del nuovo Presidente Enza Bufacchi e del futuro Direttore Aziendale sul quale si dovrà puntare maggiormente (non basta la conoscenza della lingua italiana!), riaprendo il bando di selezione e orientandolo all’ampliamento dei Servizi domiciliari “porta a porta” a tutto il territorio e allo sviluppo dell’impiantistica associata al massimo recupero di materia, intercettando i fondi Europei annunciati proprio in questi giorni dal Commissario UE all’Ambiente Potocnik.