Cosa succede dentro la ASL?

Esiste da un anno un progetto promosso dal CNR di Montelibretti volto al miglioramento delle prestazioni della Azienda Sanitaria di Rieti. Pare però che la ASL abbia fatto di tutto per non farlo partire, nonostante sia finanziato completamente da privati. Questa, almeno, la denuncia dei ricercatori che dettagliano il quadro della situazione in una nota arrivata in redazione e firmata da Giuseppe Confessore, Ricercatore Consiglio Nazionale delle Ricerche e Ombretta Buzzi, Ricercatore Industriale.

La pubblichiamo integralmente:

La presente nota delinea nel particolare cosa è accaduto in più di un anno di lavoro, sintetizzato nei quattro punti seguenti:

  1. Il Consiglio Nazionale delle Ricerche avrebbe messo le proprie competenze al servizio dell’AUSL Rieti con l’obiettivo di migliorare le prestazioni aziendali e il livello di servizio verso gli utenti, riducendo nel contempo i costi;
  2. Tale attività di studio sarebbe stata finanziata al 100% da una azienda privata già individuata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche con la quale è stato sottoscritto un apposito accordo di collaborazione;
  3. A valle dello studio AUSL Rieti avrebbe bandito una gara pubblica europea, senza oneri per AUSL Rieti, per implementare i risultati dello studio; da una prima analisi di mercato il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha dimostrato che una tale gara non andrebbe deserta;
  4. Nonostante la direzione generale dell’AUSL Rieti abbia dato un parere estremamente positivo sull’iniziativa, dopo un anno di attesa è arrivata la comunicazione dell’impossibilità a procedere, sentiti i competenti uffici, anche per la sola fase di studio!!!

Le domande che si pongono naturalmente sono:

  1. Chi prende le decisioni in AUSL Rieti?
  2. Le prestazioni AUSL Rieti sono ritenute già ottimali e non ulteriormente migliorabili da parte dei “competenti uffici”?
  3. Si ritiene che le condizioni dettate per le gare pubbliche espletate non siano migliorabili neanche alla loro scadenza?
  4. Si ritiene che il Consiglio Nazionale delle Ricerche non sia in grado di valutare l’andamento della gestione dei processi così come sono portati avanti dall’AUSL Rieti e dalle aziende private contrattualizzate?

Nota tecnica.

Per comprendere le grandi potenzialità dell’iniziativa che si voleva mettere in atto e che si traduce, avendola bloccata, in una grande perdita di opportunità, è necessario entrare nei dettagli tecnici.

Risale al 22 febbraio 2011 il primo incontro ufficiale tra la direzione generale dell’AUSL Rieti e i vertici dell’Area della Ricerca di Montelibretti del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), incontro avvenuto presso la sede della Direzione Generale AUSL Rieti sita ancora in viale Matteucci. Nella riunione le parti convengono che il CNR ha grandi competenze per analizzare le prestazioni aziendali in particolare sui tre aspetti che la direzione AUSL ritiene di estremo interesse: Rifiuti, Energia, Connettività Telematica. Si decide di procedere su due fronti: ricerca della copertura finanziaria dei costi dell’attività di studio e organizzazione di incontri tecnici per iniziare a comprendere lo stato dei processi sui tre aspetti individuati. Le persone che il Direttore Generale individua come riferimento tecnico per i tre aspetti sono rispettivamente il Direttore Ospedaliero, l’Energy Manager e il Direttore del Sistema Informatico che si mettono a completa disposizione per l’iniziativa.

Il gruppo di lavoro per la Connettività Telematica è il primo a riunirsi presso la sede della Direzione del Sistema Informatico ed emergono diversi aspetti che lo studio del CNR potrebbe approfondire al fine di impostare delle azioni volte a migliorare le prestazioni aziendali; in particolare emergono azioni legate:

  • all’analisi dei costi di connettività (telefonia e dati) delle sedi AUSL sparse sul territorio provinciale;
  • al cosiddetto disaster recovery per garantire il servizio anche in casi di gravi emergenze;
  • all’aumento dell’affidabilità mediante duplicazione di sistemi e servizi in server farm presso il CNR;
  • all’ipotesi di collegamento via ponte radio a larga banda indipendente dai gestori privati;
  • alla duplicazione delle connessioni già esistenti con altro gestore o con ponti radio dedicati per avere ridondanza ad alta affidabilità;
  • a una rete dedicata a larga banda per la trasmissione delle immagini relative alla diagnostica;
  • a una rete dedicata per il VoIP;
  • alla predisposizione di servizi innovativi di ottimizzazione delle prestazioni di alcuni processi tra cui in modo particolare la gestione delle liste di attesa;
  • al miglioramento dei processi con ottica ambientale legata alla riduzione dell’uso della carta.

Il secondo gruppo a riunirsi è quello relativo all’Energia, incontro effettuato presso l’ufficio dell’Energy Manager dell’azienda AUSL di Rieti sito presso l’ex Ospedale Psichiatrico che oggi ospita anche la Direzione Generale in uno stabile da poco ristrutturato. Dall’incontro emerge subito chiaramente l’estremo interesse ad affrontare in modo integrato uno studio sul tema Energia affrontato lungo le direzioni:

  • acquisto dell’energia;
  • analisi di quanto speso (fatturazioni pregresse);
  • efficientamento energetico;
  • produzione energia.

Essendo stata espletata una gara pubblica per la gestione dei servizi energetici, le parti convengono che lo studio non andrà in contrasto con quanto in essere ma permetterà di evidenziare, con le competenze specifiche del maggior Ente di Ricerca pubblico italiano, ulteriori margini di miglioramento nella gestione.

Il terzo e ultimo gruppo a riunirsi, nella sede della Direzione Ospedaliera dell’Ospedale San Camillo de Lellis, è quello sul tema dei Rifiuti; dalla discussione è emersa una serie di punti di reciproco interesse da affrontare:

  • gestione differenziata dei rifiuti per minimizzare l’impatto della quota dei rifiuti speciali che hanno un alto costo di smaltimento;
  • analisi dei processi di smaltimento dei rifiuti speciali attraverso tecnologie innovative certificate in ambito sanitario, come l’uso della tecnologia della termolisi (decomposizione termica che si svolge in assenza di ossigeno a circa 300 – 500 gradi che non produce sostanze pericolose intrattabili che si immettono nell’ambiente e che abbatte le cariche batteriche e virali);
  • produzione di sygas (assimilabile al gas di città e comunque utilizzabile in motori a combustione interna per produrre energia elettrica) con tutte le certificazioni ambientali relative;
  • analizzare per tutti i passi precedenti lo stato dell’arte non solo tecnico e medico ma anche e soprattutto normativo.

L’approccio seguito ha permesso di individuare le grandi potenzialità che un Ente di ricerca come il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha nel coadiuvare le AUSL ad affrontare una serie di problemi altamente complessi e interrelati che per essere affrontati necessitano di competenze tecnologiche e metodologiche che non possono trovarsi se non tra Ricercatori che operano nei vari settori scientifici.

Un grande contributo al benessere comune avrebbe dato questo progetto se fosse partito; anche con la possibilità di presentare, con i Comuni nel cui territorio cadono le strutture AUSL Rieti, una iniziativa del ben noto Patto dei Sindaci con la possibilità di ottenere ulteriori agevolazioni finanziarie dalla Banca Europea degli Investimenti.

Sembra la quadratura di un cerchio: aumento del livello di servizio agli utenti, riduzione dei costi pubblici di gestione, miglioramento delle prestazioni ambientali, agevolazioni pubbliche europee!

… qualcuno però ha bisogno di un quadrato, non di un cerchio!