Economia

Aree di crisi complessa, Di Berardino: «Accelerare il più possibile per raggiungere l’obiettivo finale»

I contributi a favore dei lavoratori delle aree di crisi complessa di Rieti e Frosinone sono in ritardo. La Regione: «Superare i problemi burocratico amministrativi e accelerare il più possibile per raggiungere l’obiettivo finale»

«I contributi a favore dei lavoratori delle aree di crisi complessa di Rieti e Frosinone sono in ritardo. Come sappiamo le domande, una volta lavorate dalla Regione Lazio, vengono trasmesse all’Inps per la liquidazione. In questi giorni, contestualmente ai ritardi, registriamo una tensione sui territori da parte delle molte persone in attesa delle indennità. Il nostro obiettivo, come Regione, è quello di superare i problemi burocratico amministrativi e di accelerare il più possibile per raggiungere l’obiettivo finale». Lo dichiara in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e Formazione della Regione Lazio.

«Per questo motivo chiediamo a Inps di contribuire fattivamente a risolvere velocemente le problematiche. Infatti solo in data odierna Inps ha comunicato alla Regione la modifica di codice di invio per la trasmissione delle determine. La Regione Lazio aveva dal canto suo provveduto all’invio, già il 12 luglio, a trasmettere ad Inps le istanze di mobilità in deroga dopo aver provveduto alla pubblicazione delle Determine e al via libera sulla compatibilità finanziaria da parte del Ministero del lavoro. Tuttavia, Inps ha comunicato la necessità di inviare nuovamente i provvedimenti regionali attualmente presenti nella piattaforma utilizzando il codice di trasmissione diverso da quello preso in considerazione nel primo invio da parte della Regione Lazio. Anche questa volta, con grande senso di responsabilità, provvederemo a inviare nuovamente i provvedimenti regionali dietro ai quali ci sono migliaia di lavoratrici e lavoratori che da mesi attendono le indennità di mobilità, poi Inps proceda velocemente ai pagamenti. Ribadiamo l’impegno ad avviare un percorso che accanto al sostegno economico vedrà l’inserimento di politiche attive del lavoro».