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Antrodoco torna al medioevo con la rievocazione storica del Castaldato Interocrino

Dal 29 al 31 luglio torna il Castaldato di Antrodoco: vi aspettano dame e cavalieri, alfieri e giullari, cortigiani e popolani in un'atmosfera di altri tempi

Il medioevo non è mai stato così vicino. Quante volte sei stato invitato a fare un “tuffo” immaginario, s’intente, nel Medioevo? Stavolta no. Ad Antrodoco l’immaginazione fa cilecca. Vince la realtà. Dal 29 al 31 luglio torna il Castaldato di Antrodoco. Tutt’intorno dame e cavalieri. Alfieri e giullari. Cortigiani, giullari e popolani. Abiti e acconciature, d’altri tempi.

In un’atmosfera sospesa nel tempo “Il Castaldato di Antrodoco” ti accompagna nel Medioevo in un viaggio unico alla scoperta del passato nel borgo medioevale reatino, ai confini con Lazio e Abruzzo, che come per magia, tornerà ad essere il Castaldato che fu tra il 1228 ed il 1371.

Tra giochi, atmosfere, musiche e profumi medievali di ben 794 anni fa si potrà vivere un momento speciale.

Si inizia il 29 luglio, giorno in cui si svolgerà il Corteo delle Dame che sfileranno con abiti, acconciature e portamento, ciascuno rigorosamente attinente al periodo storico rappresentato dal proprio rione, frutto del lavoro delle abili sarte. Una giuria avrà il compito di valorizzare dame e abiti e premiarne l’eleganza e l’attinenza storica.

La scenografia floreale dell’evento, in linea con lo stile medievale del 1200/1300, sarà curato nei minimi dettagli dal gruppo “Laboratori di composizione floreale”.

Poi la Notte dei Tamburi, il 30 luglio. La notte dei Tamburi è un appuntamento tradizionale organizzato dalla Compagnia di Tamburi di Antrodoco alla quale prendono parte associazioni di Tamburi provenienti da ogni angolo d’Italia. Appassionati, esperti o amatori dei Tamburi saranno presenti ad Antrodoco per la “Notte” ad essi dedicata. I Tamburi medievali di Brisighella, di Buccheri, della Nobilissima parte de Sopra di Assisi, di Cividade del Friuli e della Compagnia Tamburi di Antrodoco si confronteranno nell’arena dei Tamburi dando vita a uno spettacolo dai risultati sempre imprevedibili.

Il tamburo diventa il vero protagonista e non riposa fino a notte inoltrata.

Al Gruppo sbandieratori de L’Aquila è affidata la coreografia dell’evento. Chissà che spettacolo vi attende!

Chiuderà l’evento il 31 luglio, il Corteo Storico: momento clou dedicato al Palio Madonna del Popolo. Ma non sarà l’unico a meritare una menzione d’onore! Ci sarà la possibilità di fare un vero viaggio nella gastronomia laziale con stracci antrodocani, formaggi, ciambelle fritte e le gustose amatriciana e gricia!

Per due giorni, insomma, Antrodoco ripercorrerà alcuni dei momenti più importanti della propria storia: dalla pace di Anagni tra l’imperatore Federico II e papa Gregorio IX all’arrivo di Federico II al Castello, dal matrimonio tra Guglielmo Da Palarago e Alterigia fino all’intervento della Regina Giovanna I contro Giuntarello da Poppleto che si era impossessato della Fortezza. Un glorioso passato che ha lasciato tracce indelebili nel paese, attraversato dal fiume Velino e circondato da tre imponenti gruppi montuosi: il Monte Giano (dove è visibile la famosa scritta realizzata nel 1939 con alberi di pino in onore di Benito Mussolini), il Monte Nuria e il Monte Elefante.

Fino al 1927 Antrodoco faceva parte della provincia dell’Aquila e oggi è considerato il “Centro d’Italia”, segnato da un piccolo obeslisco sormontato da una sfera metallica collocato nei pressi della chiesa di Santa Maria Extra Moenia, che con il suo Battistero rappresenta il più importante monumento del paese.

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