Ancora un successo per il concorso “Filosofia e Natura”: in 120 al Liceo “L. Rocci” di Passo Corese

Il 30 marzo, presso il Liceo Lorenzo Rocci di Passo Corese, si è tenuto il 3° incontro del progetto “Filosofia e Natura” che ha visto coinvolti circa 120 alunni di ben otto Licei reatini (Liceo Economico–Sociale, Liceo Scientifico, Liceo Classico, Liceo Musicale, Liceo Artistico, Liceo Linguistico, Liceo di Amatrice, Liceo di Fara in Sabina). La prof. ssa Cristina Lucandri, in rappresentanza della prof. ssa Caterina Femia, Dirigente dell’Istituto, e la prof. ssa Roberta Mocerino, membro del comitato tecnico-scientifico del concorso, hanno accolto con parole di apprezzamento i numerosi partecipanti, partiti da Rieti con due autobus nella primissima mattinata.

Il relatore d’eccezione, chiamato dal comitato tecnico-scientifico, il dott. Emanuele Rossanese, ha presentato in modo sintetico e adeguato all’uditorio, il complesso e interessante rapporto tra corpo e spirito, tema centrale del concorso. Il filosofo, prima di esporre la parte centrale del suo intervento, ha delineato sia un quadro di riferimento nel quale calarlo, che alcune precisazioni terminologiche essenziali, aiutando così tutti gli intervenuti a maturare il necessario approccio per comprendere al meglio i contenuti proposti.

L’ampia panoramica esposta, iniziata citando Omero e il senso da lui attribuito alla parola psyche, “soffio vitale”, è stata via via arricchita da tanti riferimenti filosofici, da Aristotele a Kant, da Tommaso D’Aquino a Cartesio, da Spinoza a Galilei e molti altri ancora.

Interessanti sia le diverse forme di dualismo che si sono sviluppate e come queste sono state commentate all’interno dei tanti approcci filosofici che si sono avvicendati nella storia della filosofia, che i numerosi suggerimenti per gli approfondimenti che gli studenti sono chiamati a elaborare in vista del concorso.

L’architetto Sveva Di Martino, ideatrice del Museo dell’Olio presso Castelnuovo, ha successivamente esposto ai liceali alcuni importanti e preziosi aspetti dell’ambiente e del paesaggio naturalistico della sabina reatina, facendo emergere le differenze tra l’uomo moderno e quello antico, come anche le somiglianze e le affinità, in riferimento al rapporto con la natura e la relativa produzione culturale. L’intervento della Di Martino ha consentito di cogliere tutto il valore della tradizione e il necessario rispetto che ogni generazione dovrebbe sviluppare e promuovere.

Al termine dell’incontro non sono mancate le domande poste agli applauditissimi ospiti. Prossimo appuntamento il 09 maggio al sentiero planetario del Terminillo con un’originale modalità: le stazioni del sentiero saranno adottate da singole scuole e il percorso sarà scandito da brevi lezioni di filosofia organizzate da piccoli gruppi di studenti.

A cura del progetto “Reporter a Scuola”. Testo di Lorenzo Esposito, Arianna Di Felice, Francesca Colantoni