Ucraina

Ancora bombe su Kiev, Usa scettici sulle trattative

Continuano i bombardamenti nel nord-ovest, nonostante l'annuncio dell'esercito russo di una riduzione delle operazioni nell'area dopo i colloqui di Istanbul

Continuano i bombardamenti nel nord-ovest di Kiev, nonostante l’annuncio dell’esercito russo di una riduzione delle operazioni nell’area di Kiev-Chernihiv, al termine dei colloqui tra le delegazioni di Russia e Ucraina a Istanbul. Esplosioni a 20 km dalla capitale ucraina.

Secondo il Pentagono, l’annunciato spostamento di alcune forze russe dall’area è probabilmente solo un “riposizionamento, non un ritiro“, dunque “la minaccia non è finita”.
I russi hanno bloccato 100 navi nel Mar Nero, fermando così l’export di grano.

Il presidente ucraino Zelensky ha sottolineato che “non ci possono essere compromessi sulla nostra integrità territoriale, non vediamo ancora buoni motivi per fidarci”.
Mentre il suo omologo russo Putin rivolgendesi al francese Macron ha chiesto la resa di Mariupol: “I nazionalisti ucraini depongano le armi a Mariupol”.

La Casa Bianca ha ipotizzato un possibile incontro Biden-Putin, ma soltanto dopo la de-escalation, che non è affatto certa al di là delle dichiarazioni di martedì di Mosca.
Ai cittadini americani in Russia, gli Usa hanno cheisto di andare via, perché “Mosca potrebbe trattenervi”. Ancora aperto a tal proposito il caso della giocatrice di basket, Brittney Griner fermata il 17 febbraio all’aeroporto Sheremetyevo di Mosca perché in possesso di una sigaretta elettronica che conteneva olio aromatizzato all’hashish. Rischia 10 anni di carcere. E con l’esplosione della guerra in l’Ucraina ogni rapporto diplomatico Usa-Russia è peggiorato, facendo finire il caso della giocatrice finisce nel “dimenticatoio”.

Sul fronte diplomatico, gli ucraini hanno aperto alla neutralità con le adeguate garanzie: “Non entriamo nella Nato ma la candidatura nell’Ue è irremovibile. Ci sono elementi sufficienti per un faccia a faccia Putin-Zelensky”.

Mosca aveva parlato già martedì, al termine della giornata, di “colloqui in fase concreta” e sulla volontà dell’Ucraina di entrare in Ue dice di non avere “nessuna obiezione”.

Nel contempo Irlanda, Belgio, Olanda e Repubblica Ceca hanno espulso diplomatici russi per spionaggio.

da avvenire.it